Rugby: l’Italia si inchina ai campioni in carica

Creato il 07 febbraio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Esordio con sconfitta per l’Italia di Brunel nel Sei Nazioni: Irlanda troppo forte.

Allo stadio Olimpico di Roma un’Italia poco aggressiva viene spazzata via dall’Irlanda campione in carica con il risultato di 3-26 nel primo match del Sei Nazioni. Nel primo tempo, si è vista una partita noiosa, ma gli azzurri se la potevano ancora giocare. Nel secondo tempo, il tracollo, con due mete dei greens che chiudono la partita in pochi minuti.

Male la prima, per i ragazzi di Brunel. Nonostante la grande forza di volontà nel difendersi sulle continue avanzate degli irlandesi – lavoro riuscito egregiamente fino al 60’, pur con qualche fallo di troppo – è mancata completamente la fase offensiva. Le statistiche sul possesso palla non lasciano scampo all’interpretazione: l’Italia ha avuto in mano il pallone soltanto per il 31% della partita.

Le difficoltà per Parisse e compagni sono arrivate anche dalle touche e dalle mischie, in cui i greens, con alcuni dei loro migliori giocatori fuori per infortunio, sono riusciti comunque ad avere la meglio. Emblema della brutta partita dell’Italia è Andrea Masi, estremo solitamente molto preciso che, stavolta, si è dimostrato in giornata negativa fin dal principio del match.

Nonostante la supremazia territoriale degli isolani, la partita è rimasta aperta fino al 60’, quando Leonardo Ghiraldini viene ammonito per entrata laterale e lascia l’Italia in 14 per i successivi dieci minuti. Il tallonatore padovano ha dovuto assistere, inerme, al capitombolo dei suoi compagni durante quei dieci minuti in inferiorità numerica. Prima Murray – man of the match – si fa spazio nella difesa azzurra, schiacciando in meta, poi O’Connell in velocità supera Masi e Morisi allungando le distanze. Keatley trasforma in entrambe le occasioni, oltre che nei quattro piazzati ottenuti in precedenza. Scaduti i 10’, la partita era già conclusa.

Anche a partita chiusa l’Italia ha provato, con uno scatto d’orgoglio, ad accorciare le distanze. Ne è la prova la meta non assegnata per presunto in avanti del capitano Sergio Parisse sulla marcatura di Haimona, il calciatore azzurro che ha realizzato gli unici tre punti italiani sul tabellone. La decisione dell’arbitro francese Gaüzère è dubbia, perché nemmeno il TMO – la famosa moviola, che nel rugby viene utilizzata da anni – dà certezze sul tocco di Parisse.

Con o senza meta, l’Italia ha meritato questa sconfitta. Ed ora Brunel dovrà trovare delle soluzioni per evitare di bissare il whitewash – il triste riconoscimento che viene dato a chi perde tutti i match del torneo – ottenuto lo scorso anno. Nella prossima partita del 14 febbraio l’Italia andrà a Twickenham, e nella tana degli inglesi sarà forse la partita più dura dove poter dimostrare il valore della squadra azzurra.

In mezzo allo sconforto lasciato dalla sconfitta, due note positive ce le dà DMAX, con il commento di Vittorio Munari che riesce a snocciolare perle anche durante una partita monotona, e con il neozelandese naturalizzato italiano Paul Griffen. L’ex capitano del Calvisano, nello studio di Rugby Social Club per affiancare il conduttore Daniele Piervincenzi, oggi indossava una polo del CUS Torino.

Tags:Brunel,DMAX,Griffen,irlanda,Italia,Italrugby,masi,Munari,Parisse,rugby,Sei Nazioni,Stadio Olimpico

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