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Rugby: Ursache fermo ma tempi di recupero sopportabili per il Cus Ad Maiora Rugby

Creato il 17 dicembre 2014 da Sportduepuntozero

rugby - Cus Ad Maiora - Sergiu UrsacheL’ultima di campionato aveva portato in casa Cus Ad Maiora Rugby 1951 solo malumori. Per la sconfitta contro i Lyons che aveva sancito l’esclusione della formazione torinese dalla lotta per la poule promozione e a causa dell’infortunio di Sergiu Ursache, trascinatore in campo contro la capolista e capocannoniere stagionale biancoblù con Marco Montaldo, a quota cinque mete. Fortunatamente la risonanza magnetica effettuata ieri all’Ospedale Koelliker ha spazzato via i timori cussini di dover rinunciare al centro romeno per un lungo periodo. L’esame ha evidenziato una distorsione di primo grado al ginocchio sinistro, senza coinvolgimento dei legamenti, e i tempi di recupero andranno dalle due alle tre settimane. Ursache dovrebbe dunque essere disponibile in occasione dell’inizio della poule retrocessione, prevista per domenica 18 gennaio, la fase determinante per conservare un posto in serie A.

L’obiettivo di continuare a lottare per salire in Eccellenza è sfumato, ma nonostante ciò la prima parte della stagione ha dato riscontri positivi a coach Andre Bester, dai quali si può ripartire con ulteriore slancio per affrontare il prosieguo dell’annata. «Valutato lo standard del campionato, che sicuramente nel nostro girone è stato molto alto, – spiega il direttore sportivo cussino Salvo Lo Greco – il rinnovamento della squadra per sette quindicesimi e il notevole abbassamento dell’età media, non me la sentirei proprio di sollevare allarmismi. Sapevamo che sarebbe stato difficile superare il primo turno, perché ci hanno inserito le tre squadre obiettivamente più forti della categoria come i Lyons, il Rugby Reggio e la Pro Recco. Se si eccettuano Valsugana e Gran Sasso, tutte le altre compagini della scorsa A2 stanno facendo fatica in questa serie A unificata. Ci stiamo esprimendo a un livello sicuramente superiore rispetto a quello della stagione passata, facendo un gioco molto più improntato all’attacco. Questo aspetto ci scopre un po’ in difesa, ma una verve offensiva del genere non l’abbiamo mai avuta. Purtroppo il maltempo delle ultime settimane ci ha costretto a fronteggiare campi allentati, in cui siamo stati costretti a limitare le azioni alla mano e ad affidarci maggiormente ai calci e alle fasi statiche. Abbiamo trovato avversarie fisicamente più strutturate di noi e a dispetto di ciò abbiamo messo in difficoltà il Piacenza, che ha la mischia più pesante di tutte. Tutto il surplus di allenamenti che stanno facendo in palestra servirà ai ragazzi per potenziarsi e giocare alla pari con gli altri anche sotto l’aspetto fisico. Nella seconda fase cercheremo di far fruttare tutto l’enorme lavoro che abbiamo svolto in queste settimane».

Intanto però domenica, alle ore 14,30 al centro sportivo Angelo Albonico, ci sarà l’ultimo impegno contro la Pro Recco, in cui gli universitari dovranno fare i conti con un’infermeria piuttosto affollata. Nella mente di capitan Andrea Merlino e compagni c’è però ancora il ricordo della sfida di andata, giocata quasi alla perfezione e persa inopinatamente nell’ultima azione. Il desiderio di ribaltare quella sconfitta sarà forte e guiderà le menti e le gambe della truppa biancoblù, che davanti al suo pubblico cercherà di chiudere in bellezza queste prime dieci gare.


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