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“Rughe”: La vecchiaia vista da Paco Roca

Da Ifioribludizazie

Paco Roca, originario di Valencia, è un fumettista talentuoso.E’ capace di raccontare le sue storie con la semplicità e l’efficacia degne dell’arte del fumetto ma anche con vivo impegno sociale. Con “Rughe” nel 2008 ha ottenuto vari riconoscimenti tra cui il premio per la miglior sceneggiatura e miglior opera al Salone Internazionale del fumetto di Barcellona; miglior opera lunga al Lucca Comics nonché Premio nazionale di Spagna. Questa storia-fumetto descrive l’età della vecchiaia con le sue difficoltà, malattie, distorsioni rughesociali, incomprensioni e abbandoni. Rughe è una storia commovente; nel ritmo dello storyboard si incasellano elementi ilari, a volte anche comici. Prima di cominciarlo, l’autore si è recato nelle residenze degli anziani, si è documentato partecipando alla quotidianità di questi luoghi, muovendosi in punta di piedi durante i tempi morti, nella routine dei vari momenti e riportando nell’opera anche personaggi esistenti con le loro paure e bizzarrie.(molto belli i lavori preparatori).Personaggi che incarnano ogni tipologia di anziano, dal malato di alzheimer all’ex viaggiatrice ovattata nel proprio mondo, dal vecchio desideroso di un cambiamento all’ex direttore di banca, protagonista non sempre indisturbato, che non accetta passivamente la propria condizione. E’ interessante come sia stato sviluppato l’argomento della vecchiaia anche rispetto alle implicazioni relative ai temi dell’abbandono e della solitudine. Un’opera proposta al pubblico con il carattere della semplicità e dell’immediatezza tipiche di un’arte popolare che non è sempre abile, come in questo caso, nel trasmettere elevati contenuti di senso civico. Sarebbe opportuno diffondere e  invitare a leggere “Rughe” nelle scuole elementari allo scopo di favorire un approccio fecondo tra bambini e i propri nonni. Nel 2012 Ignacio Ferreras ne ha ricavato un lungometraggio animato che ha riscosso grande successo.


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