Il libro è un oggetto muto e immobile; apparentemente non produce musica, né jingle o suonerie polifoniche, non contiene mirabolanti immagini in pixel. In realtà, un libro contiene tutto questo e molto, molto di più: le infinite potenzialità della nostra intelligenza creativa, che può essere stimolata e risvegliata, in un corto circuito con le parole. Una nuova scintilla. Una traccia per ricostruire i contorni della nostra anima.
Come rendere, allora, interessante questo oggetto antico e, ahimè, privo di pulsanti per una comoda fruizione? Fortunatamente, esistono libri versatili, con cui si può tentare di “acchiappare” l’interesse dei lettori più reticenti, come Rumori di lettura di Roberto Piumini. Si tratta di un racconto, che contiene in appendice una sezione E adesso giochiamo: la storia può essere sceneggiata, diventando un fotoromanzo o un film con una colonna sonora davvero speciale.
Così, anche la biblioteca, il luogo che per gli scettici della lettura rappresenta la noia per eccellenza, si può animare: basta un bambino che legge attentamente e ogni tanto fa “Oh!”, basta un antipatico signore grigio che succhia caramelle con gran suono di gorgoglìi e fischi, basta un lettore di romanzi di paura a cui scappa di continuo la pipì. Basta una storia d’amore che nasce tra le pagine dei libri… Ecco, i libri non sono più così noiosi.
Lara Cappellaro
Roberto Piumini, Rumori di lettura, con illustrazioni di Emanuela Collini, Editrice Bibliografica, 1988.