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rurouni kenshin

Creato il 14 maggio 2013 da Guchippai
rurouni kenshinammetto subito la mia lacuna: non ho letto il manga dal quale è tratto questo live action e quindi non sono in grado di dire se lo spirito del lavoro originale è stato rispettato e se i personaggi in carne ed ossa deludono o no rispetto a quelli di china. ciò che posso dire è che ho trovato questo film ben fatto sotto tutti i punti di vista e che fortunatamente la trama è costruita in maniera tale che non ho rimpianto di non conoscere il manga perchè mi è sembrato di comprendere tutto; del resto sono stati inseriti alcuni flashback per spiegare il passato del protagonista.

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Sato Takeru nei panni di Hitokiri Battōsai/Himura Kenshin

il film comincia nel 1868, sul campo dell'ultima battaglia che segna la fine delle lotte intestine tra i sostenitori dell'imperatore e quelli dello shogun Tokugawa. quando è chiara la vittoria delle forze imperiali, l'imbattibile e leggendario spadaccino Battosai lascia il campo di battaglia dopo aver abbandonato la sua spada e giura a se stesso che non ucciderà mai più nessuno. passano dieci anni, durante il quale Battosai, che ha preso il nome di  Himura Kenshin, ha continuato a vagare difendendo i deboli, ma per farlo ha sempre usato una spada modificata, priva del taglio, in modo da non provocare ferimenti mortali. Kenshin arriva a Tokyo, dove da qualche tempo il ricco Kanryu (Kagawa Teruyuki) ha avviato un proficuo commercio di oppio e mira a diventare il padrone del Giappone intero. uno dei suoi tirapiedi, Udo Jin-e (Kikkawa Koji), reduce della stessa battaglia di cui sopra, ha raccolto la spada abbandonata da Battosai/Kenshin e, facendosi passare per lui, va in giro a giustiziare la gente in base a criteri del tutto personali. a investigare su di lui e su Kanryu c'è un altro reduce, Saito (Eguchi Yosuke, visto in Suwarouteiru), che all'epoca combatteva sull'opposto versante e che adesso è un poliziotto. 

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Takei Emi

Kenshin incontra la giovane Kaoru (Takei Emi), che ha ereditato il doujou del padre e che è molto irritata dal fatto che il falso Battosai dichiari di fare parte della stessa scuola; questo ha causato la perdita di tutti gli iscritti, e rimane solo un ragazzino, Yahiko (Tanaka Takedo). il doujou fra l'altro fa gola proprio a Kanryu che progetta di abbatterlo e costruire un attracco per le navi per smerciare meglio le sue porcherie. egli tuttavia ha appena subito una defezione: Megumi (Aoi Yuu), erede di una famiglia di medici caduti in disgrazia e artefice della formula che rende la dipendenza dall'oppio ancora più irresistibile, ha avuto un risveglio di coscienza ed è scappata. finisce che si rifugia anche lei presso il doujou, dove lo stesso Kenshin viene ospitato dopo aver salvato Kaoru da una banda di balordi. 

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un uomo disposto a tutto: il cattivissimo Kanryu in azione!

ben presto Kanryu mostra tutta la sua bassezza avvelenando l'acqua dei pozzi per sbarazzarsi della gente del quartiere, e a quel punto Kenshin decide che non può più restare a guardare. trovando un inaspettato alleato nel guerriero di strada (come egli stesso si definisce) Sagara Sanosuke (Aoki Munetaka), decide di affrontare Kanryu. ma i guai non sono ancora finiti, perchè Jin-e rapisce Kaoru... 

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Aoki Munetaka mi è capitato di vederlo in ruoli minori
nei film Time TravellerTada, kimi wo aishiteru

insomma, un film che fonde sia belle scene d'azione che qualche tocco romantico; decisamente fumettistico nella maniera in cui sono delineati i personaggi, che sono tutti o buonissimi o fetenti da fare schifo. qualche sfumatura è riservata giusto a Megumi, che si è pentita di aver collaborato con Kanryu, e a Gein (Ayano Go), uno dei tirapiedi di quest'ultimo, un ex-samurai che ha accettato di vendere i suoi servigi per non morire di fame. personaggio piuttosto misterioso, in quanto per quasi tutti il tempo indossa una maschera e che solo verso la fine rivela il volto rovinato da un'orribile cicatrice.

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Ayano Go, col suo bel faccino, non meritava certo
di essere truccato così!

dirige il tutto Otomo Keishi, regista poco prolifico malgrado non sia certo un ragazzino di primo pelo.

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