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RUSSIA: Bagarre a Bruxelles, tra Gazprom e Femen

Creato il 22 dicembre 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 22 dicembre 2012 in Energia, Russia, Slider, Unione Europea with 0 Comments
di Davide Denti

Bohan Shen

È stata alquanto movimentata la visita di venerdì 21 dicembre del presidente russo Putin a Bruxelles. Se dentro i palazzi delle istituzioni si è consumato il dissidio con i vertici europei sulle questioni energetiche, al di fuori Putin era atteso dalle manifestanti Femen.

Putin contro la “clausola Gazprom”

Era già successo al vertice UE-Russia dell’anno scorso: Mosca contesta una norma del “terzo pacchetto energetico”, una normativa UE entrata in vigore nel marzo 2011. La norma dell’unbundling, o spacchettamento, detta anche “clausola Gazprom“, prevede che il monopolista russo dell’energia debba vendere la propria rete di distribuzione nei paesi UE, per prevenire un possibile abuso di posizione dominante con un controllo sui prezzi e la prevenzione della concorrenza.

Secondo la Russia, tale norma sarebbe in contrasto con l’articolo 34 dell’Accordo di Partenariato e Cooperazione (PCA) del 1994, su cui si basano ancora le relazioni UE-Russia. Putin ha definito la norma “incivile” e l’ha paragonata ad “un’esproprio degli investimenti russi in alcuni paesi UE”. L’unbundling era già stato oggetto di critiche da parte del negoziatore russo Maksim Medvedkov, secondo cui si tratterebbe anche di una violazione delle regole del WTOda parte dell’Unione.

Secondo Barroso, il terzo pacchetto energetico fa ormai parte dell’acquis europeo in materia di concorrenza ed energia, e la Russia deve tenerne conto se vuole operare nel mercato unico. Il commissario UE al commercio, Karel De Gucht, ha recentemente contro-minacciato di aprire un contenzioso contro la Russia, sempre presso il WTO, per dazi ingiustificati sull’esportazione di automobili, il bando sull’esportazione di animali vivi, e altre misure in violazione del libero commercio, ad esempio sul legno.

Liberalizzazione dei visti: a che punto siamo?

Secondo Putin, la Russia avrebbe rispettato tutti gli standard tecnici sul controllo delle frontiere e la sicurezza dei documenti d’identità richiesti dall’UE per una liberalizzazione dei visti, ma le istituzioni dell’Unione mancherebbero della “volontà politica” di concludere il patto. Bruxelles non è d’accordo su tale valutazione, e propone un accordo preliminare di facilitazione dei visti, prima della liberalizzazione. Il regime di facilitazione prevede procedure standardizzate e più economiche per il rilascio dei visti a funzionari, studenti e membri di ONG russe.

Putin ha riportato come i turisti russi hanno speso 18 miliardi di euro facendo shopping nell’Unione, e come molti altri paesi – dal Venezuela al Messico – beneficino già di un regime di viaggi senza visti. Secondo Barroso, i paesi UE hanno rilasciato 5,3 milioni di visti a cittadini russi nel 2009, con un incremento del 62%, segno che il sistema funziona già in maniera soddisfacente.

Diritti umani e ONG. Da Magnitsky alle Femen

Un altro argomento di frizione tra Bruxelles e Mosca riguardava il rispetto di diritti umani e libertà in Russia. Barroso e Van Rompuy hanno parlato a Putin della preoccupazione europea per l’inasprimento delle norme sulle ONG, e del caso di Sergei Magnitsky, un’attivista anti-corruzione ucciso nelle carceri russe nel 2009. I suoi carcerieri e boia sono finiti sulla lista nera del Dipartimento di Stato americano, e rischiano di essere banditi anche dall’Unione. Per controbattere, Putin è tornato sull’argomento della mancanza di diritti per i russofoni nei paesi baltici, e nell’inazione del’UE contro la “glorificazione” dei nazisti da parte dei politici di destra in tali paesi.

Al di fuori del vertice, quattro attiviste del gruppo ucraino Femen, a petto nudo, hanno protestato contro “l’apocalisse della democrazia” (un riferimento alla fine del mondo secondo i Maya), invitando Putin ad “andare all’inferno”. La polizia belga ha impedito loro di proseguire a lungo la protesta. Foto: Bohan Shen, Flickr

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Tags: Barroso, Davide Denti, energia, femen, Gazprom, liberalizzazione dei visti, Putin, Russia, UE, unbundling, visa liberalisation Categories: Energia, Russia, Slider, Unione Europea


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