È durato ben cinque anni lo sviluppo del nuovo fiore all’occhiello delle Forze Armate russe, il carro armato T-14, prodotto dalla Uralvagonzavod Corporation, e contenente elementi di alta tecnologia robotica.
Questo tank, spinto da un motore diesel, dispone infatti di sistemi che possono gestire le manovre automaticamente, necessitando di un equipaggio di sole 2 persone; ha una corazza più pesante ed una cabina di pilotaggio blindata e, grazie a sistemi di puntamento innovativi, avrà una precisione di oltre il 20% superiore rispetto ai modelli attualmente in dotazione all’esercito.
Sulla torretta è installato un cannone da 125mm che sparerà missili guidati e funzionerà anche come obice per eventuali bombardamenti, unita ad una contraerea incorporata, mentre un’altra bocca da fuoco sarà adibita a neutralizzare razzi e missili anticarro.
Un gioiello dell’ingegneria bellica che però, durante le prove generali tenutesi ieri per la parata del 9 maggio, con la quale verrà celebrata la vittoria della seconda guerra mondiale, mentre sfilava sulla Piazza Rossa è andato in panne; i diversi tentativi degli altri carri di trainarlo sono durati circa un quarto d’ora, ma sono andati tutti a vuoto. Dopo molti minuti di imbarazzo però il T-14 è riuscito a ripartire e continuare la sua corsa.
Dopo l’inconveniente, finito sui giornali di tutto il mondo e che ha scatenato non poco sarcasmo, le autorità di Mosca hanno però fatto sapere che non si è trattato di un guasto; la colpa sarebbe infatti solo del pilota inesperto, che non ha retto la tensione a causa dell’emozione.
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