Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha criticato oggi l’elevata presenza ed attività militare statunitense nel Pacifico.
Parlando delle esercitazioni congiunte tra Russia e Cina, che Washington ha spesso definito come “aggressive”, Lavrov ha infatti sottolineato che queste sono dirette solamente a migliorare l’efficienza nella lotta alla pirateria, che vedono i due paesi asiatici coinvolti in progetti, ai quali prendono parte anche Unione Europea e Nato, per il mantenimento della sicurezza nelle acque internazionali.
Lavrov ha però in seguito fatto notare che, queste attività militari in collaborazione con Pechino, non rappresentano che una percentuale minima rispetto al numero di esercitazioni che la Marina Militare statunitense svolge congiuntamente con quella giapponese o sudcoreana, concludendo che la vera preoccupazione la dovrebbero destare la presenza di navi da guerra americane, in piena attività, nei pressi dei confini russi e cinesi e che se esiste qualcuno che vuole mantenere alta la tensione nell’area del Pacifico, questo non è il Cremlino.
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