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Russia. Reazione del Cremlino a sanzioni, ‘interrotta importazione alimentari da Ue ed Usa’

Creato il 07 agosto 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

medvedevdi Giacomo Dolzani

Dopo le sanzioni introdotte da Stati Uniti ed Unione Europea nei confronti della Russia in seguito al precipitare della crisi in Ucraina ed al conseguente muro contro muro tra Occidente e Mosca, il primo ministro della Federazione Russa, Dmitrij Medvedev, ha annunciato oggi le contromisure che verranno prese dal suo governo e che, come già affermato pochi giorni fa, saranno “durissime”.
Il Cremlino ha infatti deciso oggi di sospendere per il periodo di un anno tutte le importazioni di alimentari (esclusi prodotti per bambini ed alcolici) da Unione Europea, Stati Uniti, Canada, Australia e Norvegia e, al vaglio dell’esecutivo, c’è ancora la possibilità di vietare alle compagnie aeree dei paesi sanzionati di entrare nello spazio aereo russo, cosa che avrebbe una forte ripercussione in fatto di costi e tempi di percorrenza.
Secondo Medvedev questa scelta, oltre a danneggiare le economie rivali favorirà il settore agricolo nazionale, bisognerà però vedere se le scorte ed i rifornimenti di alimentari provenienti da altri paesi, soprattutto dall’Asia centrale ed orientale possano supplire al fabbisogno di 143milioni di russi; anche per questo motivo, nei prossimi giorni, il ministro dell’Agricoltura di Mosca sarà in Tagikistan per firmare un accordo riguardante proprio la fornitura di generi alimentari.
Bruxelles ha già espresso la sua opinione a riguardo: “a seguito di una approfondita valutazione da parte della Commissione delle misure prese dalla Federazione russa, ci riserviamo il diritto di prendere iniziative adeguate”; le sanzioni introdotte dai paesi europei e dagli Usa hanno infatti già lasciato a terra un aereo della compagnia moscovita Dobrolet, controllata di Aeroflot, e sicuramente danneggeranno in maniera notevole la relativamente fragile economia russa che, con un Pil pari a poco più di 2000miliardi di dollari, per di più basato in gran parte sulla vendita di idrocarburi, supera di poco il giro di affari dell’Italia.

da Notizie Geopolitiche



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