Magazine Diario personale

Rutto o muerte!

Da Kisciotte @Kisciotte_Dixit
Entriamo subito nel vivo e cominciamo con l’assestare un bel pugno nello stomaco a MaiMaturo.Oggi è giovedì, giovedì gnocchi. Mi sono preso un giorno di ferie per gustarmi a pranzo gnocchi alla piemontese fatti in casa.Dopo il recente post sul peposo dei fornaciai, questo uno-due dovrebbe bastare per metterlo al tappeto.Ah, gli gnocchi erano al sugo di pomodoro, innevati di parmigiano reggiano.Ed era tanto, il sugo!
Esaurito il punto "bastardaggine", passiamo al bollettino meteo-geografico-letterario.A Milano in questo momento non nevica, ma fa freddo e ciò mantiene abbastanza intatta quella ventina di centimetri di neve caduta ieri. Niente di cui preoccuparsi insomma, sebbene ormai i mezzi d’informazione siano sempre alla spasmodica ricerca di accadimenti appena al di fuori del noioso ordinario, per strillare all’eclatante evento di portata storica.
Fa comunque freddo, c’è la neve, stanotte sarà una ghiacciaia, e allora concediamo un pensiero ai gloriosi alpini della Julia in ritirata dalle bianche distese russe, immortalati in Centomila gavette di ghiaccio di Guido Bedeschi.Leggendolo si impara che, come in molti eremitaggi o ritiri disperati, chi si ferma è perduto. In fondo vale anche per la vita di ognuno di noi. Se ti fermi a fissare troppo la distesa del tempo che scorre di moto relativo, non ti muovi più. Gli spifferi del dubbio e della disperazione ti si insinuano sotto il bavero delle distratte certezze, e sei perduto.
Così oggi, finita la seconda fondina stracolma di gnocchi, ho guardato quelli rimasti nella padella (un’altra porzione abbondante) e sono dovuto scendere a patti con lo stomaco._Occhi: Dai cazzo! Finiamoli! Non vorrai mica lasciarli a MaiMaturo?!_Kisciotte: Avete ragione, porca paletta! Qua la formaggiera che la svuoto direttamente nella padella, e facciamo un bel finale con scarpetta!_Stomaco: Oh, tre bischeri là sopra! Guardate che qua sotto non ci sta più niente. È tutto stipato, giusto il posto per un bicchiere d’acqua per impastare il tutto ed evitare la morte per otturazione._Occhi: Dai stomaco, non fare il solito guastafeste._Stomaco: Io non voglio guastare la festa a nessuno. Dico soltanto che qua lampeggia la spia d’allarme “Anatra WC”. Stiamo al limite, ancora un niente e superiamo il punto di non ritorno. Poi non mi sturo nemmeno a bestemmie._Cervello: Se per una volta posso intromettermi… c’ha ragione._Kisciotte: Fanculo! Occhi, abbandonare, ripeto abbandonare! Missione fallita.(Ok MaiMaturo, apri la porta USB che arrivano pure gli gnocchi, mannaggia a te!)
Però la situazione seppur non irrimediabile si era ormai spinta a un punto critico. Bere il caffè ha avuto la stessa efficacia di fare solletico a una giraffa imbalsamata: zero.Quindi mi sono trovato nella condizione di un soldato in ritirata, spossato e con lo stomaco intento a ciucciarsi una costola.Per la legge del contrappasso consumistico, io ero arrivato nella medesima situazione provenendo da lande causali diametralmente opposte. Lo scenario che mi si parava dinanzi, invece, era identico.“Sono totalmente imballato, di ruttare non se ne parla proprio, visto che non c’è alcun realistico margine di manovra per attivare la fase digestiva.Quindi, delle due l’una.O esco a camminare, col rischio di un colpo di freddo al pancino e mi si congela lo stomaco e muoio sopra il cofano di un’auto con la faccia nella neve ghiacciata, esalando l'ultimo sugo. (Mastro Rezza è da vedere!)O resto qua in casa, mi butto sul divano come un tricheco spiaggiato, e il rischio di crepare d’indigestione svanisce all’istante; diventa matematica certezza, legge fisica dello stipamento a 8 atmosfere. Sono già esploso, è solo una questione di tempo. Fermento mori!La prima, non c’è scelta, esco e vado incontro al mio destino.Se muoio, muoio marciando.
Ho marciato.Ho ruttato.In faccia alla morte, al potere e ai sentimentalismi.Vi resoconterò in un prossimo futuro.Ora conta il presente.Ho ruttato.Sono vivo.E sono tornato per dirvelo: ce la si può fare!
È deciso!La prossima volta finisco anche la padella.
K.

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