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Creato il 16 marzo 2014 da Violentafiducia0

Avrei voluto essere necessaria come l’acqua. Inestinguibile come un desiderio, permanere dietro la tua fronte. Avrei voluto per me le tue parole e intere, innocenti come un frutto. Avrei voluto essere la goccia che scava e la falsa resistenza della pietra. Arrendermi, potendo ancora combattere: arrendermi. Essere il tuo insanabile sostegno mentre vacilla il resto. Essere il resto e vacillare sotto la tua presa. Avrei voluto essere la causa di ogni tua rinuncia, la stagione attesa, la fuga e l’eterno ritorno. Il lampo che incide la notte, scoprendo le vertebre, la distanza che separa le cose sconosciute dall’amore.

Avrei voluto essere tutti gli animali di Dio, nutrirmi ed essere nutrita, avrei voluto mille vite e in tutte avrei voluto ritrovarti sempre. Avrei voluto essere il mistero che segna la scrittura, lo spazio bianco, il niente che la precede e il niente che ne segue. Avrei voluto riceverti come una vocazione. Avrei voluto essere pura come il silenzio, senza colpa come una malattia. Avrei voluto la luce rosa del mattino, la preghiera, la croce fatta lieve, la fatica e la ricompensa. Avrei voluto la quiete, essere per te la quiete.

Avrei voluto la chiave del mondo, cancellare dall’alfabeto l’incertezza del tempo e i meridiani, attraversare tutti i mari, lasciare dell’universo solo una costellazione nuda tra le tue scapole. Avrei voluto essere il tuo pretesto, la scusa, il tuo disastro, la profezia avverata, lo scacco, il tremore della mano e le tue ali.

Avrei voluto essere lo straordinario talento dell’errore. Né parte di te né tua metà, un intero al fianco di un intero. Avrei voluto confonderti come l’infinito, rovesciarti come un numero. Avrei voluto essere i cipressi e i fiori dei campi, il giallo della terra e la tua casa. Sarei stata imperfetta come un sogno. Senza rimedio come un dolore. Avresti riposto in me le tue paure, le avrei accudite sacra come una madre. Saresti stato il mio altare, il canto degli uccelli, il mio sorriso e il fiume e tutto quello che serve alla vita.

Avresti avuto un nome e solo per te sarebbe stato il mio.


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