S’i’ fosse capra serei allor giocondo…

tranquille ragazze, ce n’è anche per voi

Premetto che di videogiochi non ci capisco niente, ma proprio niente. L’unico che penso di aver finito credo fosse stato Duke Nukem, ma non so quale versione, e l’ho terminato solo perché ero ultra dopato dal reiterato ascolto di Jugulator, uscito proprio in quel periodo che mi ero fissato con ‘sta roba. Per capirsi, avevo il giornaletto con tutte le soluzioni e i trucchetti ma non riuscii mai a finire Monkey Island che, insomma, ce ne vuole. Però mi venivano bene i simulatori, moto, macchine, aerei, forse per la vicinanza col mondo reale. Ma a me che cazzo me ne frega, vi starete dicendo. Ci arrivo, ecco: chi, dunque, come il sottoscritto, ha sempre vissuto questo contrasto interiore di amore/odio verso la realtà virtuale e (condicio sine qua non) nutre uno sconfinato amore per il capro (e le capre in generale) non può e non deve perdersi l’occasione di immedesimarsi nella vita di una capra pazza. Ebbene sì, amici del dimonio, è uscito il videogioco definitivo per tutti noi che, tra barbette e pizzetti, siamo alla ricerca dell’identificazione totale: il GOAT SIMULATOR.

Qui sotto un assaggio delle fantastiche cose che potrete fare nella vostra nuova vita digitale, cornuta e a quattro zampe: urlare, brucare l’erba, scalare le gru, essere investiti da una macchina, morire, risuscitare e tornare a fare capriole, fare anche degli zompi clamorosi ma soprattutto dare tante, tantissime, incredibili capocciate a tutto quello che vi si para davanti tipo automobili, tavoli, barili, persone, tutto:

Per aver avuto contezza di questa nuova esperienza sensoriale ultracorporea ringrazierò un affezionato, come tutti noi del resto, seguace del più famoso allevatore di ovini.

È uscito pure un altro trailer. Che bellezza.

(Questa qui sotto non ci azzecca poi un gran che ma è da condividere)