Mi piace annusare i libri, tra le pagine e quello che ho in mano è talmente pulito e sbiancato da essere inodore…e spesso le cose inodori sono pericolose…
Rottami ardenti,……, fumo
ex comoda poltrona, fradicia, polverosa.
Ponderosa.
Adoro essere nessuno.
-Ciao, tu chi sei?
-Nessuno.
-Figo!
-Già.
Quando sei nessuno e torni a casa la sera, puoi andare a dormire senza tenere la luce accesa, senza la paura che, durante la notte, lettere diurne vengano a frugare nella testa per costruire parole e periodi che annientano la differenza tra il giorno e la notte. Scale infinite verso il basso, tra il buio e quella che, forse per semplicità, chiamiamo luce.
Adoro essere nessuno. Còsta poco, risparmio in respiro e abiti e non mi sento vigliacco. Quartiere disabitato, fischia il vento e disperde le mie orme nell’aria, in una ballo euforico di fine autunno. Sento di essere tornato alla realtà, come se avessi vissuto in un mondo un pò diverso da quello che vivo adesso…come se…E quando apro gli occhi, di colpo, mi sembra di star bene. Una bestemmia.
Cosa vuol dire esistere in qualche altro modo?
[Kurt Vonnegut. Le sirene di Titano]