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Sa Pala larga: un dilemma da risolvere

Creato il 05 novembre 2010 da Zfrantziscu
Sa Pala larga: un dilemma da risolveredi Paola Arosio, Diego Meozzi, George Nash (*)
Nel Mediterraneo occidentale ci sono alcune aree chiave del Neolitico, ognuna con una distinta tradizione monumentale rituale e funeraria. Ciò che differenzia le diverse aree è in genere associato a particolari elementi architettonici dei monumenti o del loro posizionamento all'interno del paesaggio. Nessun altro sito chiarisce meglio questa situazione della "tomba della scacchiera" (tomba n. 7 di Sa Pala Larga), un monumento funerario scavato nella roccia, situato nella Sardegna nord-occidentale e recentemente indagato dagli archeologi. Sebbene questo tipo di tombe sia relativamente comune in Sardegna, questo particolare monumento presenta una serie unica di elementi di arte rupestre, sia scolpiti che dipinti, ed è attualmente al centro di una controversia.
Nella primavera del 2010, gli autori di questo articolo riferirono la storia recente della "tomba della scacchiera". Sulle pareti e sui soffitti di questo monumento, facente parte di una serie di necropoli che sono state ufficialmente studiate dagli archeologi nel nordovest della Sardegna, venne riscontrata una straordinaria ricchezza di pitture ed incisioni. L’importanza di questo sito fu inizialmente portata all’attenzione del mondo grazie alle immagini non ufficiali riprese da Antonello Porcu, proprietario di un terreno adiacente ed appassionato di archeologia. Si può sostenere che questo monumento, riccamente decorato e databile al Neolitico, sia paragonabile – per qualità e grado di conservazione delle pitture – agli affreschi rinvenuti all’interno delle camere sotterranee dell’ipogeo di Ħal-Saflieni a Malta. Grazie alla tenacia di Antonello Porcu, la comunità internazionale di ricercatori ha avuto il privilegio di venire a conoscenza di questi notevoli affreschi. Dopo un primo scavo da parte degli archeologi, il sito venne sigillato e così precluso sia al pubblico che ai ricercatori. In base ad una visita al sito effettuata nell’ottobre scorso da un gruppo di esperti è apparso chiaramente come siano stati violati un certo numero di protocolli  della Convenzione de La Valletta...
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(*) Paola Arosio e Diego Meozzi amministrano il sito Stone Pages che per primo ha dato notizia delle domus di Sa pala larga, George Nash è del Dipartimento di Archeologia ed Antropologia, 
Università di Bristol, Inghilterra

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