Comunicato Stampa
Storia di una madre Personale di AKA B
A cura di Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini.
Illustrazioni tratte dalla fiaba di H.C. Andersen, Alessandro Berardinelli Editore.
Inaugurazione Sabato 20 Aprile ore 19.30, con live painting dell’artista. Nell’ambito del Premio Arturo Loria 2013. Dal 20 Aprile al 22 Maggio 2013
Presso Spazio Meme, in via Giordano Bruno 4 a Carpi (Mo) Orari : tutti i pomeriggi dalle 16 alle 20, Sabato e Domenica anche la mattina dalle 10 alle 13, chiuso il Giovedì
Meme è un’associazione culturale che prevede una tessera soci annuale ad offerta libera; gli eventi e le mostre sono a ingresso gratuito. Sabato 20 Aprile alle ore 19.30 Spazio Meme, in via Giordano Bruno 4 a Carpi, sarà lieto d’inaugurare la personale di Aka B “Storia di una madre” a cura di Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini.
Per l’occasione l’artista eseguirà un live painting e sarà esposta una selezione delle tavole originali del libro “Storia di una madre” tratto dalla fiaba di H. C. Andersen edito da Alessandro Berardinelli Editore nella collana Sigilli.
Le fiabe non sono mai storie particolarmente liete e rassicuranti, anche nelle loro versioni più edulcorate o rivisitate in chiave disneyana, sono ricche di elementi ambigui e oscuri e macabre allegorie; “Storia di una madre” di Hans Christian Andersen non fa eccezione. La fiaba racconta le agghiaccianti prove che deve compiere una madre alla ricerca del figlio che la Morte, in persona, le ha sottratto in una gelida notte d’inverno. Una fiaba che mette in luce l’incondizionato Amore di una madre, che la porta a compiere sacrifici estremi per aiutare e soccorrere il figlio e all’accettazione finale del Volere del Destino. Aka B si è cimentato nella narrazione per immagini di questa straziante storia, focalizzandosi sulla Disperazione della madre; e noi ne siamo inondati. Nella sua rilettura grafica della fiaba, Aka B è terribilmente efficace nel visualizzarne le atmosfere cupe, tetre e desolate, nel dare un volto ai personaggi ambigui che la madre incontra durante la sua ricerca e nel tratteggiare gli spettrali paesaggi invernali in cui è ambientata la storia. La scelta di Aka B è di raccontare senza l’utilizzo di parole, realizzando un fumetto “muto” senza dialoghi né didascalie, affidando la narrazione all’intensità e all’espressività di volti e figure e alla carica simbolica di gesti, pose e ambientazioni. Nel loro scorrere silenzioso le tavole di Aka B hanno una potenza espressiva tale che possiamo sentire l’ululato del vento gelido che graffia il volto alla madre e i suoi piedi che affondano pesanti nella neve, percepire i suoi lamenti e i suoi singhiozzi e udire le sue “grida” di dolore rassegnato dinanzi alla Morte. Aka B, che è allo stesso tempo pittore, fumettista, illustratore, filmmaker e videoartista, sembra voler sintetizzare in “Storia di una madre” le possibilità visive e narrative di tutti i linguaggi con cui lavora. L’ombra del fumetto s’intravede nelle tavole, Aka B difatti utilizza i baloons, ma compie una sorta di Matrioska narrativa: essi sono privi di parole e contengono a loro volta altre immagini Le illustrazioni hanno un segno grafico crudo, asciutto, essenziale, apparentemente didascalico, ma dotato di una forte capacità evocativa; infatti ha il potere di richiamare e sottintendere il testo mancante della fiaba originale. L’artista fa trasparire la sua sensibilità cinematografica nella composizione narrativa delle tavole: utilizza inquadrature che alternano campi lunghi, primi piani e dettagli; il dipanarsi del racconto tra stacchi netti, piccole ellissi e raccordi.
Aka B (Milano, 26/07/1976)
Aka: acronimo dell’espressione inglese Also Known As, espressione che significa “anche conosciuto come” e usata per descrivere gli pseudonimi, i nickname, i nomi d’arte di un autore. B: La lettera deriva dall’antichissimo alfabeto lineare, usato nel Sinai più di 3.500 anni fa, a sua volta derivato dal geroglifico, in cui il suono [b] era rappresentato da una casa. È uno dei fondatori dello Shok Studio. Ha collaborato con le principali case editrici statunitensi, Marvel, Dark Horse, DC Comics. In Italia si segnala la sua collaborazione a vari progetti come Nixon, Lamette, LaScimmia, Monipodio, Rolling Stone,The Artist, Puck, Mucchio Selvaggio, ilMale, Lolabrigida, Collettivo Mensa,WormGod, InPensiero, El Aleph e molte altre. La sua sperimentazione lo porta verso il cinema, e dopo una lunga serie di cortometraggi, animazione classica e in flash, nel 2003 esce “Mattatoio”, lungometraggio da lui scritto e diretto, selezionato per la 60a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a cui fa seguito “Il corpo di Cristo” selezionato al Bellaria Film Festival. Chiude la trilogia invisibile con “Vita e opere di un Santo” selezionato allo Stigma Film Festival di Palermo. Espone in numerose mostre i suoi mostri generati dalla ragione. Dal 2010 è membro del collettivo Dummy. Il suo gruppo sanguigno è 0 Rh-forse. Lungometraggi : Mattatoio – selezionato per la 60a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il corpo di Cristo – selezionato al Bellaria Film Festival. Vita e opere di un Santo – selezionato allo Stigma Film Festival di Palermo. Libri : ReVolver per Poseidon Press – Redux e PoP! per Grrrzetic – Le 5 Fasi per BD – Voci Dentro per Latitudine 42 – Come Un Piccolo Olocausto e Un Uomo Mascherato per Logos – Storia di una Madre per Alessandro Berardinelli Editore Di Prossima Uscita: M O N A R C H – Logos
In Lavorazione: Purania Non Un Atomo, Un Pulcino Con Due Teste, Le Mani Di Z. The Overdose Death Of Dana Plato
mattatoio23.blogspot.it
akab23.tumblr.com
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