La fame ci ha tolto il tempo di preparare più decentemente, il pranzo saltato da entrambe, per il gran caldo, la patteggiata affrettata sul finale perchè avevamo finito i Crehezz, Buia che prepara l'indispensabile attrezzatura per la pesca, che promette di portare i pesciolini.
Noi due, la terrazza, chè starci la sera ricomincia ad essere piacevole. La finisci quella carne? Posso mangiarla io? Lo finisci quel melone? No Ma-mma! E' di Mimi il melone! E' di Mimi il piatto! Ma dai, lo stiamo usando tutte e due questo piatto, non è il tuo, scusa eh! Cuda eh! (Mi fa pure il verso questa qui).
Io e lei.
Babbo? A pescare.
Master? A un compleanno (Ah, donna mondana!)
Zorro? Monta la guardia alla porta.
Panzumen? Amoreggia con Ambleto.
E le bambole Tittiottelle fanno le flessioni nel lettino.
L'adinello si affaccia da dietro la tenda.
Zio Tobia sempre sul suo trattore.
Io leggo in terrazza, mentre lei canta dentro e mi dice non cantare quando intervengo chè si dimentica le parole, e intanto la sento che demolisce cose. TRAC! Queste devono essere state le costruzioni. Plaf! Questi i libri. SBRAM! Oh, e ora che avrà rovesciato?
Un libro in terrazza, l'estate che si annuncia al fine. U libro anzi due... sbircio le mie città: qualcuno mi ha coinvolto in un suo progetto, e mi fa piacere farne parte, dovermi preparare, avere un ruolo.
I miei piedi (zozzi) così come sono.
Le sue scarpine taglia 21.
Leggere... leggere-zza?
Fare foto a casaccio, a raffica, ad minchiam, fino a esaurimento batteria.
Il crepuscolo. Le zanzare.
Abbiamo fatto un puzzle. Il suo primo puzzle (così c'è scritto sulla scatola: Il mio primo puzzle). Lei che ancora non ha capito bene il meccanismo, non le è proprio chiaro il senso del gioco, delle miniature degli animali piccoli da prendere a modello per gli incastri. Dice: "La mamma gatta! la mamma cana!"
-Ah, questa è la mamma cagna, Mimi?
-La mamma cagna... cagna! Cagna cagna cagna...
Ripete per memorizzare, e io come sempre rimango molto impressionata dell'urgenza linguistica di lei.
Oggi abbiamo dipinto, abbiamo fatto il bagno in piscina, abbiamo guardato Pippi.
Mimi è passata al periodo arancio.
Gli animali ancora sguazzano nella loro pozza d'acqua gonfiabile.
Io ho simulato molto nella pausa nanna pomeridiana e mi sento a posto con la mia coscienza di aspirante studente, anche se combatto con le percentuali. Non mi sono mai piaciute. Fanculo le percentuali.
Ho simulato e totalizzato 21 punti, il minimo sindacale. Perfetto.
Lei mi dice: il babbo di Pippi è un pirata.
Cavolo: io non ho mai saputo questi dettagli della vita privata di Pippi Calzelunghe, per la verità non credo di aver mai guardato Pippi Calzelunghe in vita mia prima di questo pomeriggio. Ma lei ha già capito che il babbo di Pippi è un pirata, dopo aver visto la prima puntata di Pippi Calzelunghe della sua vita.
La guardo e mi chiedo se è davvero lei quella gnappa di qualche mese fa, che rotolava dicendo "Oddio oddio, caduta!", e ora è così alta, e smilza, e ha le codine (come Pippi! Sì, Mimi, come Pippi), e i fuseaux, anzi, no, ora si dice leggins (le calze come Pippi! Sì, va be', Mimi, non è che sono proprio calze eh!) e fa stretching con i libri. Mi chiedo se ora Pippi soppianterà Pinocchio nel suo cuore... sarebbe ora!
Lei parla con nonna al telefono Fisherprice e le chiede se è a casa e quando viene.
Io sto lì a simulare e mi dico che se pure non dovesse andare, mi tengo comunque la mia vecchia vita di ora, che va pure bene.
Foto ad minchiam illustrative (così magari ci capite qualcosa pure voi):
Periodo arancione.
Mamma coniglia
(Suster simulatrice allucinata)
postilla:
Mi hanno detto che quando fotografo gli angoli della mia casa si sente che è una casa vissuta, e che sembra persino bella. Non me lo sono fatto dire due volte: io ci sguazzo nelle foto idiote. Grazie comunque a quella persona, se mi leggerà.
Mi hanno detto che (a volte) ragiono come una cinquantenne insoddisfatta. Ho incassato. Ho capito. Sto cercando di recuperare. Grazie anche a quell'altra persona, se mi leggerà.