Sabato 28 gennaio la Lega Nord alessandrina tornerà ”in trincea” per protestare contro il governo Monti. Il sit-in di protesta si terrà, a partire dalle 16, di fronte alla Prefettura in piazza della Libertà. L’obiettivo è esprimere la contrarietà del Carroccio nei confronti delle recenti misure della manovra, giudicate inique e devastanti per lavoratori e classe media: quello che la Lega ha definito un esecutivo “antidemocratico, costituito da esponenti non eletti che hanno poco di ‘tecnico’ e molto di ‘politico’, che sta letteralmente mettendo in ginocchio il nord” torna dunque nel mirino delle camicie verdi.
” Il governo Monti sta attuando una serie di misure atte a colpire il cuore produttivo del paese, quello che da oltre mezzo secolo, con il lavoro e le tasse, tiene in piedi lo Stato”, ha dichiaratio la Lega. ”Aumento dell’Iva, aumento dell’età pensionabile, reintroduzione della tassa sulla prima casa sono solo alcuni degli esempi di provvedimenti che questo governo di “illuminati” ha adottato in pochissimi mesi”.
Ma unitamente a tutto questo, il Carroccio scende in piazza anche per manifestare il proprio dissenso nei confronti della magistratura, dopo che la Corte di Cassazione ha sancito l’ineggibilità del vicepresidente del consiglio regionale Riccardo Molinari. Questo provvedimento, secondo il Carroccio, sarebbe guidato da “un’ interpretazione personale ed arbitraria” da una Magistratura “che della Legge ha fatto uno stile di vita, calpestando spesso anche i più elementari diritti della democrazia e mettendo in dubbio anche lo Stato di diritto”.
“Che sia bastato interpretare a titolo personale un mero cavillo normativo per invalidare un’elezione supportata da oltre 5000 voti è un fatto strano ed anche inquietante”, ha continuato la sezione alessandrina leghista, “che ci fa domandare se esista davvero una giustizia o se si debba solamente sperare di essere nelle mani di un magistrato che non prenda decisioni in maniera fantasiosa a danno dei cittadini e della democrazia”.