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Sabrina di Billy Wilder. Cenerentola da Parigi...

Creato il 23 luglio 2012 da Spaceoddity
Sabrina di Billy Wilder. Cenerentola da Parigi...Sabrina (1954) di Billy Wilder è una commedia romantica che - come molte negli anni in cui fu girata - prende le mosse dall'archetipo di Cenerentola. Nel caso specifico, Sabrina (Audrey Hepburn), figlia dell'autista Thomas Fairchild (John Williams) - onesta genia, dunque - si innamora del figlio dei loro datori di lavoro, lo scapestrato David Larrabee (William Holden): questi passa da un matrimonio all'altro con estrema disinvoltura e per il fisco risulta a carico del più posato fratello Linus (Humphrey Bogart), imprenditore di straordinario successo e dedizione assoluta al lavoro. Il problema è che David è sempre fidanzato e pronto al quarto matrimonio e Sabrina non ha alcuna speranza di superare la finestra che separa il mondo dei ricchi da quello dei servitori, a cui appartiene la sua famiglia. Il padre la manda a Parigi nella migliore scuola di cucina che conosca, anche per allontanarla dal desiderio di quel farabutto di cui lei è innamorata e quando, due anni dopo sarà tornata, tutto cambierà. Certo, David sarà ancora fidanzato, stavolta con Elizabeth Tyson (Martha Hyer), e il matrimonio sembra promettere moltissimo sul piano aziendale alla famiglia Larrambee, cosa che allieta il bizzarro capostipite Oliver (Walter Hampden), ma Sabrina, lei, sarà un'altra.
Film famoso, Sabrina, anche se non il più celebre nella produzione di quel genio austroamaericano del cinema popolare che era Billy Wilder. Famoso per un cast che non avrebbe potuto essere più ricco o indovinato, famoso per aver saputo tradurre in termini spendibilissimi l'eterna ambizione di superare le barriere sociali a uso e consumo delle classi più bistrattate ed emotive e a vantaggio delle classi più alte e calcolatrici. Sabrina di Billy Wilder. Cenerentola da Parigi...In effetti, non ci sono vere tensioni sociali, ma il ballo - che per due volte fa la sua comparsa nel film - sembra la dimensione ludica e melodrammatica nel quale tutto si svolge. Il regista, che collabora alla sceneggiatura insieme a quel Samuel Taylor che aveva scritto la commedia teatrale (e che riscriverà la sua opera per il cinema nel 1995), non sbaglia una sola inquadratura o una battuta: tutto è rapido, chiaro, pregnante e, last but not least, piacevole, ça va sans dire. Nel 1955 Sabrina vinse un solo oscar, per i bellissimi costumi, ma prima donna e regista furono anch'essi nominati e dovettero cedere la statuetta rispettivamente a Grace Kelly (The Country Girl) ed Elia Kazan (On The Waterfront, ma quell'anno, tra i nominati, c'era anche l'Hitchcock di La finestra sul cortile). Non un grandissimo risultato, per questa deliziosa commediola leggera, ma quello era il cinema di allora, e scusate se è poco!

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