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Sabrina e luca sulle vie del gusto - pollo con salsa brunata al cedro - chicken with citron sauce
Da SaporidiviniAnche oggi guardo dalla finestra i lampioni ancora accesi della piazza, dove i tre alberi di Natale stilizzati e decisamente brutti, ricordano che il periodo delle feste sta finendo. Anzi è già terminato, lasciando dietro di sè gli ultimi botti e le luculliane cene di questo periodo.
Le auto in strada sono brillanti e questo vuol dire vetri congelati. Stringo l'ultimo laccio delle scarpe, così come vorrei continuare a stringere a me Sabrina che sta ancora sonnecchiando tra le lenzuola. Fuori mi aspetta il freddo di quest'inverno appena iniziato, ancora bambino. Frugo nelle tasche del giaccone marrone che mi accompagna praticamente tutti i giorni. Nelle sue tasche c'è la mia vita, la mia casa, la mia auto, il mio lavoro.
Quattro viti ed un paio di bulloncini che chissà perché non li ho messi nelle loro scatole, divisi per tipo, in bell'ordine, pronti per essere ritrovati all'occorrenza.
Le forbici che se ne dovrebbero stare nella loro custodia e quel maledetto cacciavite che credevo di aver perso e che mi ha costretto a dire improperi per serrare al meglio uno stramaledetto morsetto proprio ieri.
Ma perché vado sempre così di corsa? Mi sarebbero bastati meno di trenta secondi per riporlo al posto giusto.
Il cellulare, le chiavi di casa, quelle della macchina.
Il cappellino con la bandiera inglese che mi ha regalato Sabrina, per proteggere quei due neuroni che mi girano in testa rincorrendosi e che quando si incontrano si girano dall'altra parte pur di non salutarsi, ce l'ho ben calato sulla fronte.
Entro in camera e stampo un bacio sulle sue bellissime labbra. Su quelle labbra che mi incanto a guardare perché non ho mai visto niente di più bello. Le rubo un po' di calore con un secondo bacio in fronte e mi decido a prendere la porta e a scendere le scale.
“Buongiorno!” dico alla vicina che sta uscendo dal portone del palazzo per andare a prendere il giornale al marito, “Lascio la porta aperta o la chiudo?” mi sembra la domanda giusta, dato che di solito, dopo pochi attimi sarà nuovamente in casa.
“Grazie Luca, lasciala pure aperta, così cambiamo un po' l'aria!” mi risponde mentre affonda la testa nel suo cappotto, segnato dal tempo e dai sacrifici fatti per i figli che ormai sono tutti sistemati, salutandomi con un leggero cenno della mano.
I vetri sono congelati. Il leggero strato di ghiaccio non è così leggero come sembra e la bomboletta di decongelante è finita già l'anno scorso. Forse è il caso che la ricompri. Metto in moto l'auto e metto al massimo la temperatura violentandomi il viso con l' aria gelida.
Incastro a fatica la cintura di sicurezza, le mani sono congelate e mentre il vortice d'aria che esce dalle bocchette inizia ad indebolire lo strato gelido che la notte mi ha lasciato in dono, unisco le mani e le strofino, sperando così che riacquistino un minimo di calore.
Il tempo passa, ma i vetri non mi consentono ancora di partire. Scendo dall'auto e con un tovagliolino di carta che ho trovato nelle tasche degli sportelli tento di creare un pertugio sui vetri in modo tale da poter partire.
L'oblò sul mondo lo riesco a creare e, con le mani incartapecorite dal gelo, innesto la marcia e parto.
Vedo il minimo indispensabile per non andare a sbattere contro un muro e, confidando sul pochissimo traffico di questi giorni, mi avvio verso il lavoro.
Guido tutto piegato in avanti, con il viso a sfiorare il volante. Ho le orecchie gelate e gonfie dal rumore delle ventole che cercano di fare il miracolo. Ci voglio quasi otto chilometri, da casa alla tangenziale, prima che il ghiaccio si sciolga e prima che io possa riprendere una posizione più consona alla guida.
Sono da poco passate le sette ed è arrivato il momento in cui anche i lampioni si spengono. Purtroppo è ancora buio ed il cielo plumbeo non fa filtrare le luci dell'alba. Ma è giorno e sarà, lo dovrà essere, un buon giorno.
Aspetto le nove prima di chiamare Sabrina, prima di darle nuovamente un bacio anche se solo attraverso un freddo altoparlante ma, il messaggio preregistrato dell'inizio della segreteria telefonica sta a significare che non è ancora il momento. Sabrina dorme ancora. Mentre cerco di raccapezzarmi tra i colori dei fili che devo collegare ecco che da lontano le note di Sleeping On The Sidewalk mi preannunciano che Sabrina mi sta chiamando.“Luca! Luca! Luca!” La voce di Sabrina è piena di eccitazione, “Luca, Luana ha scritto un articolo bellissimo su di noi su Le Vie del Gusto! Vuoi che te lo legga?” Non ho nemmeno il tempo di risponderle che Sabrina inizia la lettura.Rimango senza parole per come Luana ha descritto il nostro blog, per come ha decantato il modo che ha Sabrina di scrivere, per come è riuscita a cogliere ciò che ci anima, la nostra essenza. Sabrina, dall'altro lato del telefono è più che euforica e continua a dire “ E' bellissimo, non trovi che sia bellissimo!”. Ovviamente anch'io non sto nella pelle e non vedo l'ora di tornare a casa e leggere a mia volta l'articolo. Se penso che Sabrina non ha neanche aspettato di tornare a casa per chiamarmi, ma lo ha fatto appena uscita dall'edicola mi viene da sorridere, ma lei è fatta così, quando si infiamma non c'è nulla che la fermi.
I lampioni si sono riaccesi come il sorriso che ho stampato sul mio volto mentre ritorno a casa.
Un caldo abbraccio, qualche cosa di speciale per cena, la mia Sabrina e un articolo da leggere.
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POLLO CON SALSA BRUNATA AL CEDRO
Ingredienti:
4 fettine di pollo
Il succo di 2 cedri
La scorza di mezzo cedro
burro
farina
60 gr di brodo vegetale
E' una ricetta semplicissima, ma dal sapore delizioso. Abbiamo deciso di utilizzare i cedri che avevamo in casa, al posto dei soliti limoni e il risultato finale è stato molto appetitoso, da ripetere sicuramente.
Per prima cosa abbiamo passato le fettine di pollo nella farina da entrambi i lati, dopodichè abbiamo fatto fondere il burro in una padella. La quantità l'abbiamo decisa ad occhio, quanto basta per potere cuocere le fettine. Una volta sciolto il burro abbiamo adagiato le fettine nella padella e le abbiamo fatte cuocere da entrambi i lati. Una volta pronte, le abbiamo trasferite in un piatto e tenute al caldo. A questo punto, abbiamo aggiunto un'altra noce di burro al fondo di cottura brunato presente nella padella e appena fuso, abbiamo versato il succo dei due cedri, lasciando addensare per pochi attimi. Abbiamo allungato con il brodo vegetale e quando la salsa raggiunge la giusta consistenza (ovvero non troppo liquida, ma neanche troppo cremosa) abbiamo riadagiato le fettine di pollo in padella, un minuto appena e si impiatta. Abbiamo completato il piatto con la scorza grattugiata di cedro. Da notare che non abbiamo usato sale, il piatto finale risulta saporito al punto giusto senza nessun'altra aggiunta.
CHICKEN WITH CITRON SAUCE
Ingredients:
4 chicken breast halves, boneless
all-purpose flour
butter
2 freshly-squeezed citron juice
125 cc vegetable broth
Once you've tried this chicken you'll love it! So easy to make, it is excellent for a low fat dinner.
Squeeze the juice from 2 citrons and cut the zest of one of the citrons into thin strips, to be honest it just needs half a citron zest.
In a shallow pie plate pour some flour and roll chicken into it to coat all sides.
In a large nonstick frying pan over medium heat, heat butter, add chicken and cook 3 to 5 minutes per side or until fully cooked and tender. Remove chicken from the pan. Add 2 tbs butter, then pour citron juice into the pan. Add vegetable broth and reduce liquid left in the frying pan by boiling for a couple of minutes. Add chicken breast, tossing well to coat.
Remove from heat and transfer chicken onto a serving platter. Complete with strips of citron zest.
This is a very simple recipe and it doesn't need salt or pepper at all!
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PREMI
Cavaliere Oscuro del web, un premio molto gradito che a nostra volta doniamo a: Angicock di Cucina Mia e a Caterina di La Cucina di Tatina.
Questa bellissima rosa invece fa parte di un bouquet di rose che ci ha donato Stella e a nostra volta vogliamo farla arrivare a casa di Annamaria Unika, Caty, Caty2, Dida, Giulia Pignatelli, Zucchero e Farina, Wanesia, Gina, La Cucina di Papavero e Chiara.
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