Ingredienti: per 4 persone
500 g di farina tipo 00
300 g di zucchero semolato
200 g di pecorino romano
200 g di semola
130 g di burro
100 g di scorzette di arancia e di cedro candite
1 uovo
1 pizzico di zafferano
1 cucchiaino di zucchero a velo
sale
Il Pecorino Romano Dop, oltre a essere uno dei più gustosi e antichi formaggi tradizionali della produzione lattiero-casearia italiana, fa anche bene. I benefici che derivano dal consumo di questo formaggio tanto amato, sia in Italia che all’estero, non vanno solo a favore del corpo, ma anche della mente.
Preparazione: 25’ più il tempo di riposo + 25’ di cottura
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Versate la farina a fontana sul piano di lavoro e ponete al centro 120 g di burro ammorbidito a pezzetti e una presa di sale.
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Lavorate con le mani gli ingredienti fino a ottenere un composto bricioloso, al quale amalgamerete l’uovo, 100 g di zucchero e due cucchiai di acqua fredda.
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Continuate a impastare per qualche minuto, formando un panetto liscio e compatto che avvolgerete in un foglio di pellicola per alimenti e metterete a riposare in frigorifero per almeno 1 ora.
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Scaldate in una casseruola 1 l di acqua e, appena inizierà a bollire, versatevi a pioggia il resto dello zucchero, la semola e lo zafferano.
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Abbassate la fiamma e cuocete per 10 minuti, continuando a mescolare con una frusta affinché non si formino grumi. Incorporate il pecorino romano finemente grattugiato e completate la cottura per altri 2 minuti.
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Togliete dal fuoco e amalgamate al composto la maggior parte delle scorzette candite, ridotte a dadini.
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Dividete a metà la pasta e stendete i panetti in due sfoglie dello spessore di 1 mm; distribuite il composto al pecorino sulla prima di esse, a cucchiaiate ben distanziate, quindi coprite con la seconda sfoglia.
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Esercitate pressione con le dita attorno ai mucchietti di ripieno e ritagliate i ravioli con l’aiuto di un tagliapasta a rondella.
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Disponete i dolcetti su una placca da forno leggermente imburrata e cuoceteli a 200 °C per 10 minuti.
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Sfornateli e spolverizzateli con lo zucchero a velo e con le scorzette rimaste tagliate a julienne.
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