Ieri, alla festa dei giovani del Pdl si parlava della manovra sull’ art. 8 , ed è successo un fatto a dir poco disgustoso: avete presente quel detto “l’allievo che supera il maestro”? Bene, è proprio quello che è accaduto, l’allievo Sacconi – attuale ministro del lavoro- ha superato con una storiella ripugnante (che ha fatto raggelare la sfortunata platea) il suo stesso premier, maestro assoluto di battute sessiste e dementi.
Guardate il video, e preparatevi al peggio
Vi riporto qui nero su bianco la sua battuta (non si sa mai non crediate alle vostre orecchie):
«Vale quanto disse una suora in un convento del ’600 dove entrarono dei briganti che violentarono tutte le suore tranne una. Il Sant’Uffizio, , interrogò quest’ultima e le chiese: Come mai non è stata violentata? e Lei rispose: “perché ho detto di no”».
Allora iniziamo col dire che questa battuta non è solo blasfema – come lui ha definito- ma anche molto disgustosa, ma ovviamente si è preoccupato solo di non offendere (troppo) il Vaticano che va a braccetto con le loro idee moraliste,bacchettone e maschiliste. Altra cosa ben più grave è il far passare per l’ennesima volta la violenza sessuale come una cosa che infondo una donna può evitare le accada, qualcuno spieghi al caro signor Ministro che un violentatore non va a chiedere alla donna su cui fare violenza “signorina, gradisce per caso una violenza sessuale?” in modo che la mal capitata possa rispondere “NO”!
Questo episodio è di una gravità inaudita in un Paese come il nostro, dove c’è un vero e proprio bollettino di guerra tra violenze e femminicidi.
Non bastava all’attuale governo dedicarci il vademecum anti-stupro? Certo, per chi ancora non avesse capito bene dopo quello, lui lo spiega in chiare lettere, se veniamo violentate è colpa nostra che non sappiamo dire di NO…bizzarro vero?!
Insomma a quanto pare l’unico modo per essere presenti nel dibattito pubblico in quanto donne è essere soggetto di frasi di scherno sessiste o peggio ancora prese per i fondelli su una cosa così grave come la violenza sessuale.
Io proporrei di scrivere al signor Sacconi (scusate ma sinceramente di chiamarlo ministro no ne ho proprio voglia) per comunicargli tutto il nostro sdegno e disgusto, vogliamo assolutamente che chieda scusa innanzitutto a quelle donne che hanno subito violenza e poi a tutte noi donne italiane, messaggi così gravi non devono trovare più spazio nel nostro Paese e non meritano nessun tipo di giustificazione.
P.s. Vi linko di seguito un esempio di lettera molto interessante e concisa da mandare a Sacconi :
http://ritentasaraipiufortunato.blogspot.com/2011/09/dimettiti.html?spref=fb
Faby