Sacrosanto attacco contro i giornalisti: scrivono, si lavano la coscienza e basta

Creato il 19 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Adesso sono davvero stufa e anche arrabbiata quanto basta per reagire. Scrivo da oltre 15 anni di questa nostra benedetta città che va in mille pezzi e nessuno mai mi ha mai filato. Non che meritassi, ma nessuno ha capito il senso, tanto è vero che ancora si scrivono inutili articoli in cui si parla di degrado e chiusure e nient’altro. Ma gli scribacchini nostrani cosa aspettano a capire che devono cambiare marcia e, invece che colmare vuoti nel caldo estivo con le solite foto e le solite geremiadi, devono iniziare a fare giornalismo serio e lottare ogni giorno affinché l’opinione pubblica si informi e si formi con indicazioni serie, competenti, frutto di ricerca e conoscenza della realtà? Solo poche voci libere negli anni hanno gridato per difendere Cremona: i giornali hanno copiato, non hanno mai lottato veramente perché qualcosa cambiasse. E allora adesso fa comodo gridare di nuovo al disastro e lasciare al solleone il compito di prosciugare le idee e le responsabilità delle persone? Sì, sono infuriata contro questo devastante qualunquismo, qui si scrivono cose che coinvolgono le sorti di famiglie, insomma, come si fa a continuare a fare funerali a parole senza mai combattere per una civile rinascita? E basta, per favore, questo fariseismo ipocrita, lavorate meglio, signori giornalisti, sporcatevi le mani, mettete a rischio i vostri compensi così come i commercianti e gli imprenditori fanno ogni giorno. Basta usare i problemi della città pensando di aver fatto tutto quanto vi compete. Non è così, come per noi non basta essere onesti a bottega, serve di più. Servono ideali e coraggio e soprattutto consapevolezza che bisogna mettere il dito nel vespaio del sistema amministrativo, nella nullità dei progetti politici e dei cervelli di chi fa politica, nel sancta sanctorum del potere finanziario locale che tutto controlla e tutto soffoca ; come pensate che si crei una classe dirigente capace, una opinione pubblica matura se la stampa non compie il suo vero compito di agire per prima, con coraggio e puntiglio? Piccoli piccoli sono quelli che scrivono, anche se le loro idee sono vere: serve altro, ai giornalisti è richiesto ben altro. Basta lavarsi la coscienza con quattro righe.

Patrizia Signorini

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