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Saggio (da) ritrovare – 7: “Aga magéra difúra” di Paolo Albani e Berlinghiero Buonarroti

Creato il 13 maggio 2013 da Sulromanzo

Aga magéra difúraQuando un libro è “necessario”, a non segnalarlo si commetterebbe un peccato gravissimo. E sarebbe questo il caso, se non segnalassimo il bel volume dal titolo Aga magéra difúra, “dizionario delle lingue immaginarie” curato da Paolo Albani e Berlinghiero Buonarroti, edito da Zanichelli.

 

Gli autori sono due personalità che hanno fatto dell’eclettismo la loro cifra distintiva. Albani, scrittore, poeta visivo e sonoro e membro dell’Opificio di Letteratura Potenziale, è un’istituzione nel campo della creatività linguistica, e basta dare un’occhiata al suo sito, per rendersene conto. Buonarroti è una figura a metà tra il disegnatore e il professore, sottile umorista e intellettuale curioso ed eterodosso.

 

Ma cosa c’è dentro Aga magéra difúra? Un dizionario di quasi 500 pagine, con oltre 2900 voci, 98 illustrazioni, oltre a due strumenti utilissimi: uno schema analitico delle lingue immaginarie e un prospetto cronologico dei principali autori di lingue immaginarie.

 

Aga magéra difúra è un testo da leggere in maniera tradizionale, una pagina dopo l’altra, o da sfogliare, saltando di voce in voce. In esso convivono lingue letterarie e filosofiche, progetti di lingue artificiali e strani inventori, il tutto resi più fruibile da un codice iconico che permette percorsi tematici e approfondimenti mirati.

 

Ultima, ma non ultima, la sterminata bibliografia, una vera e propria miniera in cui scovare testi preziosi, alcuni dimenticati o semi-sconosciuti, che coprono un arco cronologico straordinario e fanno, una volta di più, di questo “dizionario” uno strumento da avere.

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