“Il tempo scopre la verità” di Giovanni Battista Tiepolo
(1696-1770) - Pinacoteca di Vicenza (Palazzo Chiericati).
Da notare che l'ex presidente dei ministri Berlusconi ne
commissionò una copia a grandi dimensioni per averla da
sfondo quando era in conferenza stampa, ma ‒ nota curiosa
‒: fece rivestire il seno della protagonista nel bel
mezzo del quadro...
Riflessione: Berlusconi ha cercato di "coprire" la
"verità" ritenendo di essere un esperto esoterista e così
concepire il desiderio di bere l'elisir di lunga vita da
quella "fonte" nel buio della notte. Tuttavia i suoi
"festini" sono noti a tutti e così potrebbe anche
arrivare il momento che quel "velo" lo porta via il
“vento” e, ad un tratto anche lui “scopre la verità” sul
suo conto, ma tardivamente...
SATURNO, in alchimia, è il pianeta che governa la fase
della Nigredo, l'inizio della Grande Opera, in cui
avviene la dissoluzione della prima materia (o piombo).
Nel vangelo di Giovanni leggiamo che Gesù ha detto "Se il
chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo;
se invece muore, produce molto frutto". Come il piombo
alchemico deve purificarsi per mostrare l'oro contenuto
in esso così il seme deve morire nella terra nera e
fredda, durante l'inverno, per poi rinascere a primavera,
crescere e dare frutto. Saturno, coi suoi strumenti
tradizionali - la falce e la clessidra - è il dio della
morte e della putrefazione, dalle quali sorgerà nuova
vita. Penetrare profondamente dentro di noi permette
l'auto-conoscenza e la “putrefazione e decomposizione” di
tutto ciò che circonda la consapevolezza del nostro io.
Il confronto con la realtà interna può essere doloroso e
portare allo sconforto, ad una profonda tristezza. Ma una
volta entrati nella profondità del buio, con la scoperta
di ciò che possiamo e siamo realmente, nasce la luce
bianca (l'Albedo, la II fase della Grande Opera:
diventiamo consapevoli delle nostre qualità). Saturno è
quindi anche il dio della fertilità: l’espressione
alchemica: “la nostra terra nera è terra fertile”,
esprime la trasformazione della morte a nuova vita.
http://www.ildelfinoblu.org/testo.asp?k=11&id=72
Gaetano Barbella
Brescia, 24 dicembre 2012