SAINT-ETIENNE – MARSIGLIA – Serata d’elite al Geoffroy-Guichar, dove va in scena la sfida fra le due squadre più titolate di Francia, capaci di conquistare, globalmente, quarantanove titoli: Saint-Ètienne – Marsiglia. Oltre all’indubbio richiamo di carattere storico, la sfida è decisamente interessante anche per la stretta attualità: le due squadre, infatti, sono in corsa per l’accesso alla prossima Europa League; inoltre, complice il mezzo passo falso pomeridiano del Lille, la vittoria darebbe vigore ai sogni di Champions di una delle due compagini. I verdi si affidano in attacco all’ex marsigliese Brandao, autore fin qui di una stagione piuttosto anonima, supportato sugli esterni da Tabanou e Hamouma. Ma la novità tattica più interessante la riserva l’allenatore del Marsiglia, Anigo, che schiera – per la prima volta in questa stagione – la difesa a tre: Diawara centro-destro, N’Koulou centrale, Lucas Mendes centro-sinistro.
Il ritmo del match è intenso sin dalle prime battute, con il Marsiglia che prova a fare la partita senza, tuttavia, creare grossi grattacapi alla porta di Ruffier. I padroni di casa, dopo cinque minuti in “sofferenza”, prendono in mano le redini dell’incontro. Al settimo, Brandao calcia in malo modo – da posizione invitante – una corta respinta di Romao e fallisce la prima ghiotta occasione dell’incontro. Passa solo un giro di lancette ed è ancora la squadra locale a fallire una nitida palla gol con Sal, che, servito da un assist di testa di Cohade, effettua un imperioso colpo di testa all’interno dell’area piccola, fuori di poco sopra la traversa. Il Saint-Etienne domina l’incontro, ma il Marsiglia, schierato in campo in maniera decisamente conservativa, riesce a contenere efficacemente le sfuriate dei locali. Dopo una mezza occasione fallita dai padroni di casa con Tabanou, il Marsiglia, al ventiseiesimo, va vicinissimo a sbloccare il match: cross dalla sinistra di Morel indirizzato in mezzo all’area di rigore, Gignac si coordina ed effettua un potentissimo destro al volo che si perde alto sopra la traversa. A cinque minuti dal termine, i locali si rifanno vivi dalle parti di Mandanda, ma la conclusione di Lemoine non inquadra lo specchio della porta.
L’avvio del secondo tempo ricalca quanto visto nei primi quarantacinque minuti: Marsiglia arroccato dietro, Saint-Etienne propositivo. Le occasioni da gol, però, latitano. E al diciannovesimo, a sorpresa, è il Marsiglia a passare in vantaggio: punizione di Poyet dal lato sinistro che, complice un disattento Sal, giunge in area piccola per l’accorrente N’Koulou, bravo ad allungare la gamba e a depositare in rete; per l’ottimo difensore camerunense, oggetto del desiderio di diverse squadre italiane, si tratta del primo gol stagionale in Ligue 1. Ad un quarto d’ora dal termine, complici le difficoltà incontrate dalla sua squadra, Galtier opta per un doppio cambio: fuori Cohade e Tabanou, dentro Mallo e Corgnet. Le sostituzioni portano subito gli effetti sperati. A dieci dal termine, il neo-entrato Mallo sfiora il gol con un bel destro che non inquadra la porta difesa da Mandanda per pochi centimetri. Ma è il Marsiglia, su un rapido ribaltamento di fronte, a sfiorare il raddoppio con Gignac, che penetra prepotentemente in area di rigore ospite e fallisce una bella occasione a tu per tu con Ruffier. La pressione locale, però, viene premiata al secondo minuto di recupero: cross di Perrin in mezzo all’area di rigore dove svetta imperioso Brandao, che trova il gol del pareggio con un preciso colpo di testa indirizzato nell’angolino alla sinistra di Mandanda. I verdi esultano per il punto guadagnato, decisamente meritato per quanto visto in campo. Il Marsiglia, invece, non ha convinto nella nuova disposizione tattica studiata da Anigo. Chi se la gode, nonostante il mezzo passo falso di Evian, è il Lille, che mantiene intatte le distanze da due pericolosissime avversarie in ottica terzo posto.
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