Roby di Le Chat Egoiste: Croque madame muffins
Patty di Andante con gusto: Soufflé au fromage
Stefy di Arabafelice in cucina: Pain Brié Ale di Ale only kitchen: Gratin de choufleur avec une chapelure aux noisettes Gaia di La Gaia Celiaca:Poluet au citron et lavande
SABAYON AUX SAINT-JACQUES (Da: Rachel Khoo – The Little Paris Kitchen – Penguin) Per 4 persone: 12 grosse capesante 2 cucchiai di olio extravergine di oliva Rucola Per lo zabaglione salato: 4 tuorli 100 ml vino bianco secco 1 pizzico di sale 1 pizzico di zucchero Sciacquare le capesante sotto acqua fredda corrente, staccare il corallo (che potrà essere usato in altre preparazioni) e tamponarle delicatamente con carta da cucina. Mettere da parte. Preparare lo zabaglione salato: Mettere in una bastardella posta su un bagnomaria i tuorli, il vino, il sale e lo zucchero e montare con una frusta per una decina di minuti, o finché la crema non si addensa. Per vedere se è pronto, disegnare il numero 8 con la frusta: se il numero rimane visibile per qualche istante, lo zabaglione è pronto. Togliere la bastardella dal bagnomaria, coprirla con un coperchio e tenere da parte mentre si cucinano le capesante. Versare l’olio in una padella che si porrà su fiamma vivace. Quando l’olio comincia a fumare abbassare la fiamma e mettere le capesante a cuocere. Farle dorare prima da un lato (ci vorranno circa 2 minuti), poi voltarle e farle dorare dall’altro per altri 2-3 minuti. Servire le capesante immediatamente su un letto di rucola, accompagnandole con lo zabaglione. Note della Apple Pie:
- Lo zabaglione a me è venuto della consistenza di una crema inglese, ma la colpa è totalmente mia: ho voluto fare solo ¼ della dose (ché sarei a dieta… ^_^) e un solo tuorlo al calore si è coagulato molto velocemente. Il sapore però era delizioso e la sua variante salata mi è piaciuta parecchio. - La cottura in olio di oliva è perfetta per questo piatto, un po' sbilanciato verso il dolce: il burro sarebbe stato eccessivo. - Indispensabile la rucola, con la sua forte nota aromatica, per riequilibrare la dolcezza del piatto.