Magazine Tecnologia

Saints Row IV: Enter the Dominatrix DLC – Recensione

Creato il 11 novembre 2013 da Videogiochi @ZGiochi

Cover Saints Row IV

PC - PS3 - Xbox 360 TESTATO SU
PC

Genere: , Sparatutto

Sviluppatore:

Produttore: Deep Silver

Distributore: Koch Media

Lingua: Inglese (sub ITA)

Giocatori: 2

Data di uscita: 23/08/2013

Pegi 18 PS3X360PC

EUR 29,98EUR 29,98EUR 24,98

VISITA LA SCHEDA DI Saints Row IV

Pro-1Visionario Contro-1Breve

Pro-2Praticamente è come ubriacarsi al sabato sera... Contro-2... Compresi gli effetti collaterali

C’era una volta un ragazzo e la sua copia di Saints Row IV. Adorava il titolo di Volition, lo aveva acquistato senza pensarci due volte al day one in edizione limitata e lo completò di volata in una manciata di giorni, entusiasta dell’esperienza malsana che aveva appena vissuto, ma sentiva che mancava ancora qualcosa, quel piccolo extra necessario per imprimere definitivamente nel cuore quella ventina di ore trascorse all’insegna dell’eccesso e della demenzialità, quel DLC che diede il via all’intero progetto chiamato Saints Row IV e che nonostante tutto venne inspiegabilmente separato dal pacchetto base. Dopo qualche mese, quando finalmente il bramato contenuto aggiuntivo fece la sua comparsa negli store digitali dopo aver fomentato i temerari con trailer poco rassicuranti, il ragazzo lo aggiunse alla sua collezione, si ritagliò  un pomeriggio abbandonando lavoro, studi e vita sociale, e si buttò nella mischia assieme al suo compagno di ventura per portare a termine l’ultima fatica dei Saints… ma lo rimpianse presto. Qualcosa andò storto e dopo i precoci titoli di coda rimase paralizzato a fissare il monitor del PC, tempestato da un fiume in piena di domande come: “Perché?” o “Cosa c***o ha appena visto!?”, non passando da quell’istante una sola notte senza interrogarsi sui misteriosi avvenimenti che gli annebbiarono la mente e che anche adesso lo tormentano mentre scrive questa recensione.

Ma che cos’è Enter the Dominatrix? Le prime fonti lo ricordano come il DLC conclusivo di Saints Row The Third, ma l’idea fu in seguito scartata ed il concept della realtà virtuale riciclato per sviluppare da zero un nuovo capitolo del brand. Questa side story non venne tuttavia cancellata dagli script, il team di sviluppo gli riservò infatti un ruolo d’onore: quello di chiudere il ciclo infinito di esplosioni digitalizzato iniziato dagli Zin con l’attacco alla Casa Bianca, dare un (non)senso ad ogni folle impresa compiuta fino ad ora e gettare le basi per il futuro della serie, o dare un piccolo spunto in questo caso; i tre traguardi sono stati raggiunti? Diciamo pure di sì, ma come?

saints-row-iv-enter-the-dominatrix-evidenza

“TOO CRAZY FOR SAINTS ROW”

La narrazione di Enter the Dominatrix non è in presa diretta, gli eventi vengono introdotti durante un’improbabile intervista (sulla scia di un talk show tipicamente americano) dagli “attori” che vi hanno preso parte (Zinyak compreso), in cui i personaggi si lasciano andare a commenti perlopiù ironici sulla qualità dell’opera e della loro performance, come dopo le riprese di un film; un film ancora in post-produzione a quanto pare, dato che gran parte delle cutscenes non sono altro che sketch animati o tavole in stile graphic novel (e non solo), bizzarra soluzione che aggiunge al tutto un tocco amatoriale tra l’esilarante e l’imbarazzante, stranamente spassoso. Il tutto ha inizio con un breve riepilogo delle fasi conclusive della campagna, mettendo nuovamente in scena una versione decisamente meno epica dell’ultima missione, quasi un’allegoria teatrale (dopo qualche birra di troppo) e poi il delirio: l’IA centrale di Steelport si manifesta nella città nelle vesti di una dominatrice (quel tipo di dominatrice), minacciando di sottomettere tutta la popolazione per trasformarla nel suo esercito di schiavi sadomaso. L’obiettivo delle successive missioni vedrà il nostro beneamato presidente saltare da un capo all’altro della città per salvare i suoi compatrioti e trovare un modo per sconfiggere il poco convenzionale cattivo di turno.

Illustrare Enter the Dominatrix da questo punto in poi diventa problematico: le uniche novità a livello di gameplay si riassumono in un pugno di armi e veicoli di dubbia provenienza e manifattura, mentre anticiparvi anche solo in minima parte le (poche) quest che compongono le due ore circa di DLC sarebbe un crimine irreparabile, data l’imprevedibilità con cui faranno capolino ed il livello di assurdità effettivamente superiore anche per gli standard del brand. E’ come se il team di Volition un bel giorno si fosse riunito intorno ad un tavolo chiedendosi: “Cosa ancora non abbiamo infilato a forza in Saints Row IV?!”, probabilmente pescando idee a caso da una caraffa piena di bigliettini, per poi sparpagliarle tra le righe di codice lanciando monetine, dadi o la proverbiale matita di Baka to Test; non c’è una vera e propria logica o un filo conduttore nelle amenità che faranno capolino una dopo l’altra sullo schermo, così come non ci sono limiti ad una demenza degna dei migliori cult del cinema trash: incontri con vecchie conoscenze, attività da manicomio, battaglie già vinte in passato ma affrontate sotto una luce diversa, citazioni e riferimenti a cavallo tra il puro genio, la poesia ed il macabro, e quel finale da cardiopalma, così random, così stupido e improvvisato eppure così perfetto…

In soldoni,  troveremo in Enter the Dominatrix il tutto, la summa, il best of di un titolo già di suo vagamente sopra le righe, o il male assoluto nel caso cercaste di dare disperatamente un senso alle vostre avventure, difficile immaginare mezze misure, o un sentimento d’incontro tra l’estasi e la morte cerebrale. Si potrebbe quasi parlare di sindrome di Stendhal, benché il concetto di arte qui assuma un significativo molto relativo (arte?), anche se siamo fermamente convinti che da qualche parte, nel mondo, qualcuno come il sottoscritto sia riuscito a cogliere l’estrema profondità materiale e spirituale che questo DLC riesce ad infondere nello spettatore grazie a piccoli dettagli che denotano temi suggestivi, una storia struggente ed una regia d’eccezione… E quel qualcuno, come il sottoscritto, ha preso un colossale granchio!

IN CONCLUSIONE
6,5 non è un voto, non nel senso canonico del termine, Enter the Dominatrix non può essere rappresentato da una fredda cifra, questo 6,5 è più una constatazione amichevole, un'analisi distaccata che prende in esame un contenuto aggiuntivo economico e fonte di ilarità sia sul fronte ludico che registico, per quanto sconclusionato, breve e piuttosto semplice da portare a termine, povero di novità che non si limitino a battere il ferro su una comicità ormai nella consuetudine degli esperti in materia (?), lasciando aperti più interrogativi di quanti ne avessimo in origine, ma allo stesso tempo facendo ben sperare per il futuro del brand, a meno che la sequenza finale non si riveli una mera scemenza partorita da una mente a cui gradiremmo stringere volentieri la mano. Immergersi in questo DLC è come guardare una di quelle parodie/comiche demenziali che ci propinano in sala ogni anno: obiettivamente non stanno né in cielo né in terra, non sai se ridere, piangere o agonizzare sulla poltrona (dipende dal soggetto), continui a seguire l'intreccio dando per scontato le stramberie che accadono e sul più bello un finale a sorpresa ribalta come un calzino ogni aspettativa costruita, soluzione non universalmente accettata, ma a suo modo "originale", almeno in un contesto videoludico. Che dire, dunque? Se Saints Row IV vi è piaciuto, compratelo e giocatelo, magari in compagnia di un amico, le risate non mancheranno, però potrebbe servirvi una barella dopo... ZVOTO 6.5
Voto dei lettori6.25
Loading ... Loading ...
SOGNO DI UNA SBRONZA DI METÀ FEBBRUGNO COSA SIGNIFICA PER NOI QUESTO VOTO? SCOPRILO LEGGENDO I NOSTRI CRITERI DI VALUTAZIONE!!!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :