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Saldi anticipati, ma “giustificati” da crisi e liberalizzazioni

Creato il 03 gennaio 2012 da Lapulceonline

saldi, shoppingC’è grande attesa per il fine settimana dei saldi, tra il 6 e l’8 gennaio, quando calzature ed abbigliamento saranno scontatissimi. Lo attendono i clienti che sperano di fare buoni affari, ma si preparano i commercianti, delusi dalle vendite natalizie. Lo conferma Michele Frizza, direttore Confesercenti Alessandria: “Le vendite sono state soddisfacenti solo negli ultimi dieci giorni dell’anno, quando arrivano le tredicesime”, dice, “ma complessivamente si è registrato un calo significativo”.

Qualche vetrina, come al solito, ha però anticipato la fatidica data del 5 gennaio, facendo super sconti e promozioni fin dagli ultimi giorni del 2011. Il 31 gennaio in via dei Martiti, per esempio, si leggevano sulle vetrine sconti promozionali “solo per oggi”, anche del 50%. “Il fenomeno di chi non rispetta le date è sempre più frequente”, conferma Frizza, ben consapevole dei “furbi”, “quest’anno è più eclatante perché si è venduto ancora meno”.

Ma per via della crisi e della “deregulation” introdotta dal Governo (“La liberalizzazione degli orari e delle aperture è un favore ai centri commerciali. E’ concorrenza sleale verso il negozio”) rende il peccato, se non più lieve, almeno perdonabile. Così è la sensazione tra i commercianti. “I saldi anticipati sottobanco sono, in qualche modo, giustificabili dalla piega che sta prendendo l’economia e dalle politiche nazionali che vanno contro il piccolo commerciante”, prosegue il rappresentante di Confesercenti.

Diverso è il metro di giudizio per chi fa sconti tutto l’anno o contatta privatamente i clienti storici per offrire la merce a meno (una sorta di saldi privati): “E’ scorretto”.

 


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