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Saldi, code e sporcizia

Da Musicamore @AAtzori

saldiMentre un musicista di strada suona in maniera ossessiva un walzerino con la sua fisarmonica fuori dal grande magazzino, la gente all’interno si accalca per poter scegliere il capo più a buon prezzo. Sconti del 30, del 40,  del 50% e una fila infinita per provare i capi nei camerini.

Qualcuno se ne frega dell’etichetta e si cambia a vista senza pudore.
Le offerte sono ottime e non bisogna lasciarsela sfuggire!
Ciò che mi ha colpito però è stata la sporcizia di quei piccoli camerini che per l’occasione si sono anche impoveriti di accessori.
Infatti non avendo neppure uno sgabellino, la roba appesa alla bell’e meglio nelle maniglie rischiava di cadere su questa immondizia annidata nel pavimento.
Il pagamento alla cassa è stato poi un vero supplizio.
Un’unica cassa per decine di persone con molti capi in mano.
Il solito furbo tentava di scavalcare tutti con la scusa del parcheggio in scadenza.
La povera cassiera , con i capelli dritti si ritrovava con doppi cartellini che la penna a infrarossi non legge e che fanno perdere tempo e pazienza alla gente in fila.

Ma in tutto questo ambaradan, si distingueva una signora, piccolina e molto dignitosa. Si capiva che non nuotava nell’oro ma aveva un’aspetto ordinato e pulito.

Era gioiosa, mentre faceva la fila, perchè avrebbe fatto una sorpresa alla sua nipotini di 8 anni: una maglietta che la bimba aveva adocchiato qualche giorno prima ma che per il costo non le aveva potuto acquistare.
Ripeteva in continuazione che la sopresa sarebbe stata davvero grande perchè grazie al saldo del 50% poteva prenderla rinunciando a qualche cosa per se.


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