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Che differenza c’è tra sale e sale?
Non tutto il sale proviene dal mare (sale marino) ma troviamo in commercio anche il sale proveniente dalle miniere (salgemma).
Il sale marino viene prodotto nelle saline per evaporazione dell’acqua di mare, mentre il salgemma è un sale racchiuso nel sottosuolo, dove si è depositato nel corso di vicende geologiche durate milioni di anni.
Il salgemma ha dunque origine da un mare antico di milioni di anni ed è perciò incontaminato e non ha bisogno dei processi di raffinazione ai quali usualmente va incontro il sale marino. Ha composizioni differenti a seconda dei luoghi di origine e ogni giacimento avrà quindi il suo standard qualitativo. Molto in voga è ultimamente il sale rosa dell’Himalaya, dalle indubbie proprietà.
Il sale marino invece subisce solitamente un processo di raffinazione industriale che lo rende quasi al 100% puro cloruro di sodio, privandolo di tutti i minerali che sono naturalmente presenti nell’acqua di mare, e che vengono considerati “impurità” (solfati, calcio, magnesio, potassio, ferro e minerali traccia, come manganese, iodio, zinco, fluoro, silicio, rame, litio, e molti altri ancora: 84 sostanze in tutto!). Questi elementi sono invece essenziali per il corretto funzionamento del nostro metabolismo e lavorano nel nostro corpo in sinergia (ad esempio, affinché la tiroide utilizzi lo iodio, c’è bisogno del rame, che è coinvolto anche nell’assorbimento del ferro; il rame è potenziato dalla presenza di cobalto, che a sua volta agisce in presenza di manganese, e così via).
Non solo vengono allontanati dal sale fino al 99% dei suoi componenti naturali benefici (iodio compreso) ma in più si aggiungono sostanze chimiche come sbiancanti, antiagglomeranti e stabilizzanti per lo iodio (nei casi dei sali iodati, in cui lo iodio viene prima tolto e poi riaggiunto artificialmente!)
C’è quindi una bella differenza tra il sale marino raffinato e il sale marino integrale.
Nel sale marino integrale, oltre al sodio e al cloro, vi sono numerosissimi minerali preziosi per la salute, considerati “impurità” ma che in realtà non solo bilanciano l’effetto del solo cloruro di sodio, all’abuso del quale si imputano tanti svantaggi (ritenzione idrica, innalzamento della pressione arteriosa, rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari), ma sono anche indispensabili al buon funzionamento del nostro organismo.
Il sale marino integrale non rientra purtroppo nella grande distribuzione, e bisogna comprarlo in erboristeria o nei negozi di alimenti biologici.
Ha colore e granulometrie leggermente diverse a seconda della zona di provenienza; ad esempio il sale grezzo proveniente dalla Francia è grigiastro, quello italiano è invece bianco. Ottimo quello che viene dalla Sicilia, come il Mothia, proveniente dall’isola di S. Pantaleo (l’antica Mothia) dove il sale viene ancora raccolto a mano secondo il metodo tramandato dai Fenici, che fondarono la città di S. Pantaleo e impiantarono le saline, che sono dunque antichissime.
O il sale prodotto nelle saline di Trapani, in un’oasi protetta, del quale riporto il metodo di produzione:
“…è ottenuto attraverso il processo naturale di evaporazione dell'acqua di mare ed è raccolto a mano. In questo modo Biosal® risulta privo di inquinanti (che verrebbero depositati usando mezzi meccanici) caratteristica che lo differenzia dai comuni sali alimentari. I parameri chimico-fisici del prodotto hanno valori che rientrano nei limiti previsti dalla vigente legislazione ed è consigliato nell' alimentazione umana. Infatti, oltre al cloruro di sodio, conserva piccole quantità di costituenti secondari naturali quali solfati, magnesio, calcio, potassio e numerosi oligoelementi presenti nell'acqua di mare da cui si forma. E' naturalmente ecologico, si presenta candido perché è privo di residui insolubili ( il fondo delle vasche salanti è costituito da uno strato impermeabile). E' apprezzato dalle moderne teorie della corretta nutrizione per il suo perfetto equilibrio di sali minerali: minor Cloruro di Sodio, più Potassio, Magnesio e Iodio rispetto al sale comune e al salgemma. Inoltre viene essiccato a basse temperature per essere molito in una granulometria più fine ed è confezionato in modo semplice, senza additivi o antiagglomeranti”
E' assolutamente consigliabile in conclusione, sostituire il comune sale da cucina, con il sale marino integrale!
Attenzione comunque a non esagerare.
E se dovete integrare i sali persi con la sudorazione, spremete tre agrumi (un’arancia e due limoni, o tre limoni, o un’arancia, un limone e un pompelmo), diluite con acqua fino a raggiungere un litro, aggiungete uno o due cucchiai di miele d’acacia e una punta di sale marino grezzo.
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