Salento leccese, Giovani agricoltori cercasi!

Da Antoniobruno5
Salento leccese, Giovani agricoltori cercasi!
di Antonio Bruno*
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La coltivazione dei campi può diventare una interessante prospettiva occupazionale, soprattutto per i giovani di questo si è discusso Lunedì 7 febbraio 2011 presso la sede dell'Istituto Agrario di Maglie in via Circolone nel "Coltiviamo... il tuo futuro - nuove opportunità per i giovani in agricoltura". In questo momento di incontro tra scuola e mondo dell’agricoltura ho preso parte alla tavola rotonda sulle nuove opportunità per i giovani nel settore agro-alimentare e sul ruolo della scuola nella formazione professionale dei tecnici. Nella manifestazione, che ha visto la presenza di esponenti del mondo agricolo e di importanti aziende del settore agricolo pugliese, un ruolo fondamentale di analisi della situazione e di indirizzo è stato svolto dal Dottor Dario Stefàno, Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia. In questa nota una sintesi del suo intervento.
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Le difficoltà per l’insediamento dei giovani in agricoltura
L’Assessore Stefano nel suo intervento sostiene che nella Regione Puglia sussistono molte difficoltà legate all’insediamento giovanile. Tra queste, ci sono la scarsa mobilità fondiaria e l’accesso alla terra, gli alti costi di avviamento, l’incertezza delle prospettive economiche, la scarsità di formazione e i servizi di consulenza adeguati; a questo si aggiungono poi oneri amministrativi, prezzi d’affitto dei terreni elevati, gli alti costi di macchinari e investimenti, per non parlare del forte rischio di “marginalità” vissuto nelle aree rurali, dove la carenza di infrastrutture, di logistica e di mobilità dei servizi civili e socio-sanitari condizionano la qualità della vita, aggravando i problemi da affrontare per qui giovani che vorrebbero intraprendere un’attività da imprenditore agricolo.
Il ruolo dei Gal
A proposito del forte rischio di “marginalità” vissuto nelle aree rurali l’Assessore Stefano ha sottolineato che i Gal dovrebbero impiegare le loro competenze e le loro risorse proprio per superare questa criticità. Invece i Gal divengono solo fonte di finanziamento qualsiasi per enti e operatori locali generando in tal modo duplicazioni e sovrapposizione con altri programmi. Vi è infatti una scarsa concentrazione su tematiche prioritarie, molte volte si riscontra l’individuazione di temi catalizzatori molto ampi e generici per non parlare della frammentazione delle risorse su tanti interventi slegati tra loro e della evidenza che il Piano di Sviluppo Locale in molti casi è la brutta copia del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Puglia.
Ricambio generazionale in Italia
In Italia il ricambio generazionale in agricoltura è ai livelli più bassi d’Europa. Solo 112 mila aziende hanno un conduttore giovane, solo il 16 per cento delle nuove aziende è guidato da un giovane, solo nel 2,3 per cento delle aziende storiche è subentrato un giovane alla conduzione.
Ricambio generazionale in Puglia
L’Assessore Stefano ha ribadito che il ricambio generazionale nel primo settore è diventato un’esigenza vera e propria per l’intera Regione Puglia che guarda ai giovani con particolare attenzione, per un loro inserimento nel mondo agricolo e per questo motivo l’Assessore Stefano ha parlato del Bando insediamento giovani agricoltori e pacchetto multimisura che ha prodotto il risultato di una graduatoria dalle domande di 1701 giovani, valutate positivamente sia rispetto ai Piani aziendali presentati sia per i requisiti soggettivi ed oggettivi dichiarati. Sono stati considerati “ammissibili all’insediamento” n. 1694 giovani avendo conseguito un punteggio totale non inferiore a quattro.
Un chiaro riscontro si è avuto ieri a Maglie nel corso della tavola rotonda dove in un confronto con l’Assessore Stefano, è emersa la necessità di favorire le nuove generazioni nell’imprenditoria agricola con importanti e solide opportunità. In pratica, l’Assessore Stefano visto che le percentuali dei giovani agricoltori sono bassissime, ha ribadito l’esigenza che in tema di ricambio generazionale vanno sviluppati sia l’affiancamento del giovane all’imprenditore anziano che il premio di primo insediamento.
Frammentazione del Paesaggio rurale e senilizzazione.
L’Assessore Stefano poi mette il dito nella piaga. Infatti ciò che rende più debole il settore pugliese è la sua eccessiva frammentazione, con una miriade di piccole, piccolissime imprese. Frammentazione aggravata da un tasso di senilità aziendale elevatissimo, con un solo imprendere under 35 ogni 10 over 65.
La Regione Puglia sta già supportando progetti per l’aggregazione, favorendo il ricambio generazionale e rendendo più vivibili e attrattive le aree rurali. Accompagnando, cioè, le imprese ed i produttori in un percorso di rinnovamento, che porterà i primi frutti sul medio e lungo termine.
Il modello del settore vitivinicolo
L’Assessore Stefano ha detto che bisogna prendere esempio dal settore vitivinicolo perché ha saputo realizzare una filiera interamente pugliese, ha saputo fare sistema, ha compreso la necessità di affinare una strategia commerciale, ha fatto della qualità la strada maestra. Una qualità di prodotto, ma anche di valorizzazione, di marketing e di organizzazione produttiva.
La necessità di aggregare in Cooperative i proprietari degli Oliveti del Salento
La stragrande maggioranza degli oliveti del Salento leccese ha una superficie di meno di 2 ettari ed è in mano a proprietari del paesaggio rurale che non fanno gli agricoltori per professione.
Per questo motivo, secondo l’Assessore Stefano vi è la necessità di aggregare questo patrimonio in cooperative.
I dirigenti giovani delle cooperative
L’Assessore a questo punto ha proposto che a guidare questo settore siano proprio giovani formati nelle scuole agrarie e nella Facoltà di Agraria di Bari tutte strutture che hanno registrato un aumento delle iscrizioni.
I Consorzi di Bonifica “Ugento e li foggi” e “Arneo”per i giovani
A questo proposito per rendere un servizio a giovani e meno giovani i Consorzi di Bonifica "Ugento e li foggi" e Arneo con le loro Aree Agrarie metto a disposizione lo Sportello dell'Agricoltura, un servizio a costo zero perla Regione Puglia che serve a favorire la circolazione delle informazioni tra gli operatori del mondo agricolo del Salento leccese.
Il sostegno, non solo economico, agli agricoltori è fondamentale oltre che per il sostentamento del comparto, anche per lo sviluppo di tutto l’indotto economico dell’agricoltura del Salento. Obiettivo dello Sportello è quello di diventare un luogo di informazione, comunicazione e assistenza per tutto il mondo dell’agricoltura, curando l’erogazione di servizi integrati a favore degli imprenditori agricoli e delle filiere agroalimentari, come anche di tutti gli operatori del mondo rurale.
I Consorzi i Bonifica "Ugento e li foggi" e Arneo con lo Sportello Unico sono in grado di offrire un servizio immediatamente riconoscibile e facilmente accessibile. Proprio per questo è organizzato sfruttando le strutture delle Aree Agrarie già presenti nei due Consorzi del Salento.
L’operato dello Sportello Unico sarà aperto anche a tutti quei soggetti, non direttamente coinvolti, che abbiano l’interesse di ricevere notizie circa l’agricoltura e tutto il materiale ad essa collegato.
Tutto questo per facilitare la consultazione dei materiali di interesse, prospettando le notizie più significative a livello europeo, nazionale, regionale e locale, proponendo anche soluzioni su alcuni argomenti ritenuti di particolare interesse quali l’agricoltura sostenibile, prodotti tipici locali, la condizionalità in agricoltura.
Il marchio “Prodotti di Puglia”
L’Assessore Stefano ha poi parlato del punto di forza dell’Agricoltura pugliese rappresentato dal paniere dei prodotti agroalimentari, che è vario e di riconosciuta qualità. Con il marchio “Prodotti di Puglia”, che è marchio collettivo comunitario con indicazione territoriale, unico in Italia, si possono “etichettare” i nostri prodotti a garanzia di qualità, tipicità, sicurezza e rintracciabilità.
Il marchio vuole garantire, cioè, la provenienza dalla Puglia del prodotto, materia prima e trasformazione, attraverso un sistema di tracciabilità informatizzato che le aziende devono adottare e che consente di risalire con certezza dal prodotto al produttore iniziale.
L’Assessore è stato categorico su chi potrà usare questo marchio! Solo chi fa la pasta con ikl grano prodotto in Puglia, la passata di pomodoro con i pomodori prodotti in Puglia, l’olio d’oliva dalle olive prodotte in Puglia!
L’Assessore è stato categorico su chi potrà usare questo marchio! Solo chi fa la pasta con il grano prodotto in Puglia, la passata di pomodoro con i pomodori prodotti in Puglia, l’olio d’oliva dalle olive prodotte in Puglia!
In questo modo l’Assessore Stefano potrà sostenere realmente i nostri produttori e allo stesso tempo tutelarli dalla concorrenza sleale di merce proveniente da altri Paesi ma spesso priva dei medesimi standard di sicurezza alimentare e garantire i consumatori che avranno certezza di acquistare prodotti di qualità e provenienti da filiera rigorosamente pugliese.
Un plauso al Professore Salvatore Tanieli e alla Dirigente Albarosa Macrì che hanno organizzato l’incontro soprattutto perché ieri all’Agrario di Maglie abbiamo potuto ascoltare un Assessore Stefano superstar, un medico della terra ad honorem a cui tutti noi Dottori Agronomi, Professori, Imprenditori presenti ieri ci siamo inchinati!

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