
Sabato scorso, dopo la giornata in spiaggia abbiamo fatto sosta sulla riva del lago piccolo, ai laghi Alimini. Non volendo e del tutto casualmente ci siamo ritrovati spettatori della rimessa in libertà di diversi animali da parte di un gruppo di ambientalisti del posto, supportati da un gruppo di ragazzini di Ravenna.
Non sono mai stata una scout, amo il campeggio ma gli animali, sopratutto quelli selvatici, preferisco ammirarli da lontano.


Il primo fortunato ha ritrovare la liberta è stato un gheppio, che ha spiccato nuovamente il volo, dopo un lungo periodo di cure, direttamente dalle mani di un ragazzetto per nulla intimorito e molto sicuro di se. Peccato che il povero rapace, abbia scelto un tragitto di volo un pò troppo lungo per il suo primo volo e dopo pochi secondi è finito a picco nel lago.
I soccorsi sono stati immediati. Il ragazzino che vedete in foto, che lo stringe in mano, non era del gruppo. Era il figlio del noleggiatore di canoe del lago, che ha messo subito in acqua una barchetta di plastica e ha pagaiato fino al gheppio, salvandolo nuovamente da una fine ingiusta. Al secondo tentativo finalmente l'uccellino ha avuto fortuna e lo abbiamo visto sparire all'orizzonte.


A seguire è stata la volta dei ricci, ok questi capita di vederli spesso, ma per la Princi è stata la prima volta e tenerla lontana da quelle pallette piene di aculei è stata dura, voleva a tutti i costi accarezzarle. All'inizio erano molto timidi ma appena hanno sentito il profumo della libertà sono scappati di corsa a nascondersi nella selva.


In fine un serpente. Ok non mi ricordo più il nome del tipo di serpente, ma vi assicuro che fossi stata io non l'avrei liberato manco per niente. Orrore! e la Princi sempre che diceva di volerlo accarezzare. Io non lo so certe volte se l'ho davvero partorita io quella bimba. Ha morso più e più volte, i ragazzini che se lo passavano senza paura tra le mani e nessuno che avesse detto nulla, pere non abbia i menti ma solo una mandibola molto forte. A me ha fatto orrore uguale e vederlo strisciare via, che impressione blaaaaaaa!

Poi c'è stata la Notte Blu a Santa Cesarea e tutto era in tema, dall'aperitivo all'abbigliamento dei turisti agli addobbi dei negozi. Artisti di strada, burattini, giochi e concerti. Ma sopratutto cibo. Le pittule, che poi sarebbero uguali alle nostre pettole e le immancabili pucce, fatte e cotte al momento nel forno a legna montato in piazza.





Poteva mancare la pizzica salentina in una notte di mezza estate in un paesino di provincia, trepidante di turisti? Certo che no. E vai di tamburello!


L'ultimo giorno l'abbiamo invece trascorso sul versante jonico. Qui una veduta di Leuca dal piazzale della basica di Santa Maria di Leuca. Bello da mozzare il fiato.






Insomma, sono stati solo tre giorni, ma sono stati tanto. E anche se quest'anno le vacanze andranno un po' così, saltando da un sabato all'altro, senza una meta precisa, ogni volta sfidando la sorte, salendoo in macchina senza una meta precisa e una valigia riempita in fretta, il sapore della scoperta resta senpre lo stesso e ogni volta ti arricchisce di qualcosa in più.






