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Salerno. Il Consiglio di Stato sospende i lavori per il Crescent

Creato il 06 giugno 2012 da Io Reporter Salerno
Salerno. Il Consiglio di Stato sospende i lavori per il Crescent La quarta sezione del Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza emessa dal Tar di Salerno l'8 Novembre 2011, ha deciso di sospendere la costruzione del Crescent, l'edificio a forma di mezzaluna, progettato dell'architetto catalano Ricardo Bofill,  e considerato come simbolo del'architettura moderna in Italiache avrebbe dominato la Piazza della Libertà 
Di seguito parte del dispositivo emesso dall'organo di rilievo costituzionale della Repubblica Italiana:

ritenuta l’opportunità di evitare che la prosecuzione dei lavori per la realizzazione di un edificio di cospicue dimensioni, in una situazione controversa, produca una trasformazione dello stato dei luoghi difficilmente reversibile e tale da determinare per la collettività un pregiudizio grave e irreparabile; ciò, sia per le trasformazioni materiali da operarsi, sia anche alla luce dell’art. 2, lettera G), del contratto stipulato tra il Comune di Salerno e la Crescent s.r.l., per effetto del quale il rischio proprio degli esiti delle azioni giudiziarie pendenti in relazione all’immobile è assunto dalla parte pubblica;
considerato che l’interesse dell’Associazione appellante può essere soddisfatto mediante una sollecita discussione della causa nel merito; considerato inoltre che, nei limiti della sommaria tutela cautelare, l’appello in esame sembra presentare profili di connessione con quello di cui al ricorso n. 3609/2012, assegnato ad altra Sezione;
ritenuto che, tenendo conto della complessità della vicenda, sussistono giustificati motivi per compensare tra le parti le spese del presente giudizio cautelare;

P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) accoglie l’istanza cautelare (Ricorso numero: 3614/2012) nei sensi di cui in motivazione e, per l’effetto, sospende l’esecutività della sentenza impugnata.
Accolto quindi il ricorso cautelare dell'associazione ambientalista Italia Nostra che chiedeva l'annullamento del permesso di costruire rilasciato dal Comune di Salerno e che era stato finanziato con i Bop, il Buono Ordinario Pullanghelle, emesso dal Banco delle Chiancarelle, in rappresentanza dei seimila iscritti al gruppo Figli delle Chiancarelle. La decisione di "sospendere l’esecutività della sentenza impugnata” (quella del Tar, ndr) e di fermare il cantiere, rimettendone la riapertura alla pronuncia di una eventuale sentenza favorevole nel merito" suona come una vera e propria doccia fredda per il Comune di Salerno che sull'opera ha investito una somma pari a circa 12 milioni di euro. 
La sentenza inoltre getta nello sconforto le 150 famiglie dei lavoratori tra operai e carpentieri che di fatto non possono più prestare il proprio servizio e che gia annunciano di fare presidio permanente con un gazebo dinanzi al cantiere.

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