Se le Borse europee chiudono in rialzo, trascinate da Wall Street, confermato la strapotenza degli Stati Uniti sull’infingardaggine europea, e Milano pure centra un bel + 2,7% che vale come un prestito a rendere, il mercato dell’automobile registra un nuovo fragoroso crollo. Il dato negativo arriva addirittura a meno 25,74%, con la Fiat che subisce un meno 24,23%. L’effetto delle politiche europee ovviamente colpisce i consumatori e di conseguenza anche le industrie automobilistiche. I beni di lunga durata si comprano il meno possibile. L’Europa ha scelto la politica peggiore, che crea uno squilibrio socio-economico non sanabile. Ci vorrebbe una correzione di rotta, ma nessuna osa provarci. La gente che si ribella viene regolarmente caricata dalla polizia.
Fiat 3.5 hp (1899): come nuovo modello, un po’ aggiornato, forse andrebbe bene
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