Salina a rischio cementificazione

A rischio uno degli angoli più suggestivi d'Italia? Sembra esserne convinto Pippo Cafarella, artista e titolare della casa di Salina nella quale è stato girato l'ultimo film di Massimo Troisi, "Il Postino".  Mentre tutto è ancora lì, come Troisi l'ha lasciato, dove le onde del mare si adagiano su quella spiaggia tanto amata da Mario il postino, dove il sole confonde i colori della roccia a quella degli arbusti dei capperi, ecco che la speculazione diventa minaccia. L'acquisto di circa centomila metri quadrati di terreno da parte di una società per la costruzione di un resort potrebbe incidere sull'aspetto dell'isola, patrimonio Unesco, riserva naturale, e dove vige il divieto assoluto di nuove costruzioni come in tutto l'arcipelago delle Eolie. Complici dell'operazione di acquisizione gli onnipresenti contributi europei per un importo di un milione e 200mila euro. Così, in una recente intervista rilasciata a La Stampa, Cafarella si dice pronto a vendere tutto e lasciare Salina per sempre. ''Da due anni in qua - rivela - da quando ho puntato il dito contro gli abusi, i tentativi di speculazione, il clima si è fatto pesantissimo...". A difendere la perla delle Eolie non c'è solo Cafarella e i residenti di Salina, a loro si uniscono i registi Paolo e Vittorio Taviani, l’ex eurodeputato Claudio Fava, Legambiente e il club Unesco dell'isola. E la memoria di un grande e intenso attore, tutto italiano...