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Salini, 933 euro di rimborsi per le trasferte di gennaio-marzo, e 113 per la carta di credito

Creato il 27 aprile 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Mille euro, anzi di più! Rimborsare le trasferte del presidente della Provincia e le spese effettuate con la carta di credito è costato all’amministrazione provinciale, fra gennaio e fine marzo, qualcosa più del tipico stipendio che caratterizza la celebre generazione.

Cliccare su trasferte salini e carta di credito Salini per prendere visione degli atti di rimborso, aumentati nel finale di partita del mandato che sta scadendo. Viaggi di sicura importanza, anzi necessarissimi. Non sono certo queste le famose spese della politica o i Grandi Eccessi. E’ solo quel piccolo privilegio che l’uno ha e l’altro no. I vantaggi dell’amministrazione Salini? Giudicheranno gli elettori, forse gli stessi che volevano che l’acqua diventasse pubblica senza troppe sceneggiate e perdite di tempo, e costi contrari ai referendum che nessuno rimborsa. Il raddoppio della Paullese, desiderato per tanti anni, ha scatenato un consumo di suolo enorme, oltre ai soliti arresti. Accaparramento di aree industriali, artigianali, commerciali, le solite scritte “capannoni affittasi”, “lotti vendesi”. E’ un problema ultra-decennale. Lo si ricorda a Castelleone sin dagli anni Ottanta e Novanta.

E niente fibra ottica con la nuova Paullese. E il treno te lo sogni.

Salini è il simbolo dell’aggressione al territorio: il progetto politico era ridurci a recinto dove fare affari a danno nostro e spese nostre, dalla scuola di Cielle alla discarica d’amianto, all’astuto Cogorno, fra volley e “polo sanitario” di Soresina, al biogas ovunque e alla cementificazione indiavolata, alla speculazione sugli incentivi per le energie rinnovabili, oltre alla presa in giro su don Inzoli e al silenzio stampa che l’ha coperto per anni e ancora lo copre, lui e la sua Mercedes (almeno il papa ha criticato i preti con auto di lusso).

Per questo i mille euro spesi per i viaggi di Salini – che non rovinano nessuno, che sono un nulla rispetto alle spese che occorrono per la manutenzione delle scuole pubbliche, ad esempio – pesano anche se giustificati. Ma è così rappresentativo e indispensabile il presidente della Provincia?

Che poi non abbia partecipato al 25 aprile negli ultimi due anni è una discreta presa in giro. Notevole autorità civile, il presidente della Provincia che nella festa nazionale della Liberazione non si fa vivo ma batte cassa.


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