Salini cerca di escludere i sindaci dal

Penoso giochetto del presidente della ex Provincia di Cremona M. Salini, che sul giornale degli agricoltori dà cornate spuntate al sindaco Stefania Bonaldi, mentre la testata on linea d’ispirazione s(t)alinista cerca di finire il lavoro con un assalto in stile squadrista. Ovviamente le squadracce di oggi usano metodi ben più raffinati del manganello: si ricorre ai mezzi dell’analisi politica e della libera espressione d’idee, che resta un diritto civile. L’esercizio della critica è sempre utile. Il problema di Cremona è che tutte le testate sono allegramente conservatrici, di centrodestra, o reazionarie, con l’eccezione del nobile Vascello leonino, palesemente di qualità superiore.

Il titolo dice “Non ci rappresenti”, ma ancora una volta non c’è una serie di dichiarazioni o di nomi che giustifichi il titolo. La questione però non è questa. I sindaci attacchino chi vogliono e i giornalisti pure.

Il dato di fatto però è che Stefania Bonaldi non ha affatto proposto una riunione politica, ma un confronto fra sindaci alla pari. Non si è proposta come leader del territorio, ha chiesto ai sindaci di riunirsi e di fare un lavoro di squadra insieme. A Salini, tipino assai irritabile, dà un gran fastidio, lo sapevamo. Ancora una volta la libera espressione d’idee dei sindaci (di destra o sinistra o di centro), autorizzati dal mandato elettorale a occuparsi delle sorti del comune che devono rappresentare, non è tollerata dall’autoritario Salini, che purtroppo per lui non può agire d’imperio schiacciando i Comuni e pretendendo consensi qualunque cosa faccia. L’amministrazione provinciale dovrebbe coordinare i Comuni e non lo sta facendo. Come al solito Salini agisce di testa propria senza aver consultato nessuno.

Fortutamente esistono non pochi sindaci che vogliono esercitare il proprio ruolo oltre gli steccati del banale gioco delle parti che umilia il territorio (tu sei dell’altra coalizione? Non parlo con te).

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