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Salisburgo-Basilea 1-2: vittoria d’esperienza per gli svizzeri

Creato il 21 marzo 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste

E’ difficile spiegare ai tifosi del Salisburgo, soprattutto a quelli più giovani, come hanno fatto i ragazzi di Schmidt a mancare la qualificazione in una gara in cui hanno creato almeno dieci nitide occasioni da gol. Difficile capire cosa sia successo al bomber dell’Europa League Soriano, che questa sera ha dilapidato un patrimonio di occasioni da rete. Dopo dieci vittorie, compresi i preliminari, un pareggio nella gara di andata contro il Basilea e soprattutto una serie di prestazioni di altissimo livello, che erano valse al Salisburgo la palma di autentica rivelazione di questa edizione dell’Europa League, è bastata una serata storta, in cui la palla non ne ha voluto sapere di entrare, per buttare quanto di buono costruito fin qui. Dal canto suo, il Basilea si è dimostrato squadra di caratura internazionale, riuscendo a non capitolare nei momenti in cui la pressione del Salisburgo era davvero asfissiante e a trasformare in oro due episodi. La fortuna e Sommer hanno gran parte del merito, ma la vittoria del Basilea è stata costruita sull’esperienza maturata dai ragazzi di Yakin nello spietato format delle competizioni europee.

Schmidt ritrova in avanti a far coppia con Soriano il brasiliano Alan, che aveva saltato il match di andata per via di un problema muscolare. In difesa lo slovacco Švento sostituisce ancora sulla fascia sinistra lo sfortunato Andreas Ulmer, che ha chiuso la stagione nel ritorno dei sedicesimi di finale contro l’Ajax a causa della frattura del capo del perone. Yakin invece può contare nuovamente su Streller, ma la sua squadra in avvio di gara subisce i ritmi e il dinamismo dei padroni di casa. Il Salisburgo è una macchina perfetta: tutti sanno a memoria cosa fare, le distanze tra i reparti sono quasi nulle e il campo viene coperto in lungo e in largo con un movimento armonioso in fase di non possesso. Sulle fasce i padroni di casa costruiscono la propria supremazia con la velocità di Mané e le serpentine di Kampl, che mettono in grave imbarazzo la retroguardia ospite. In avvio di gara è proprio Mané a mancare il vantaggio con una conclusione che sfila a lato di un soffio. Al 9’ il ceco Suchý mette nei guai i suoi, facendosi espellere per un brutto quanto assolutamente inutile fallaccio a centrocampo ai danni di Alan. Mané sulla fascia è praticamente inarrestabile, ma Kampl da pochi passi getta alle ortiche un suo pregevole invito con un’imbarazzante svirgolata. Al terzo tentativo il Salisburgo riesce finalmente a passare in vantaggio con il preciso tocco al volo mancino di Soriano, abile nell’inserimento sul secondo palo sul cross di Kampl.

Al 30’ l’arbitro tedesco Manuel Gräfe decide di sospendere il match perché dal settore ospiti piovono oggetti di ogni tipo. E’ la seconda volta in questa stagione che una gara del Basilea viene interrotta per intemperanze dei propri tifosi, dopo gli scontri con la polizia avvenuti lo scorso mese di dicembre durante la sfida contro gli Young Boys. La pausa di 13 minuti consente agli svizzeri di riordinare le idee. Gli uomini di Yakin escono dagli spogliatoi rivitalizzati, prendono in mano il pallino del gioco e cominciano a spaventare i padroni di casa. In avvio di ripresa, sugli sviluppi di un corner calciato dalla destra, Streller svetta di testa tra due uomini e manda la palla dritta verso l’incrocio dei pali. Il pareggio ottenuto in inferiorità numerica è una vera e propria infusione di autostima per i ragazzi di Yakin, che trovano addirittura il vantaggio grazie al colpo di testa di Sauro al 60’ e pochi secondi più tardi sciupano incredibilmente il tris con la deviazione al volo di destro di Streller a tu per tu col portiere, finita al lato di un soffio. Il pubblico della Red Bull Arena è gelato, ma i padroni di casa ricominciano ad attaccare a testa bassa, senza soluzione di continuità, al pari degli errori di Soriano. Al 70’ il bomber spagnolo sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dal centro sinistra ha il tempo di stoppare e prendere la mira a tu per tu con Sommer, ma si addormenta e si fa deviare il pallone dalla scivolata disperata di Aliji. Dieci minuti più tardi l’estremo difensore svizzero compie l’ultimo miracolo della partita sulla conclusione da fuori area di Alan, che al 85’ si fa becca la seconda ammonizione e finisce anzitempo sotto la doccia. E’ il finale amaro di una gara da cui il Basilea è uscito vittorioso soltanto grazie alla grande esperienza europea che ti insegna a resistere nei momenti difficili e a colpire con spietato cinismo nelle poche occasioni create.

 

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