Se è vero che il batterio è presente in molti prodotti, è anche vero che la tossinfezione è assai rara. Ma ci sono categorie di popolazione più a rischio di altre. Il caso, per esempio, delle donne in gravidanza, dei bambini in età prescolare, degli ultra 65enni e di chi ha un sistema immunitario depresso per altre patologie (cancro, leucemia, diabete, problemi ai reni o al fegato)’: Per queste persone, dicono gli esperti,”la listeriosi può comportare seri problemi, in quanto colpisce il sistema nervoso centrale. Per tutti gli altri,il consumo di alimenti con elevate quantità di Listeria monocytogenes (sopra 1 milione UFC/g) può provocare una classica tossinfezione, con l’interessamento dell’apparato gastrointestinale.Pertanto Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda massima allerta e di rispettare le basilari norme igieniche anche se si può ridurre al minimo il pericolo di contrarre la listeriosi con gli accorgimenti opportuni. Le categorie a rischio dovrebbero evitare di consumare i prodotti citati. Per tutti gli altri la regola principale è avere cura nella conservazione degli alimenti,soprattutto nel frigorifero. Mentre si raccomanda di mantenere la temperatura del frigorifero tra i 4 e i 5 gradi, anche se la maggior parte dei frigoriferi domestici li supera abbondantemente arrivando agli 8. Inoltre mangiare cibo ben cotto, perché la Listeria sopravvive alle temperature basse del frigorifero, ma muore con il calore della cottura
Lecce, 03 luglio 2014
Giovanni D’AGATA