Risotteria. In pausa pranzo mi è successa una cosa strana. Poetica. Erano le 15 veramente, per vantarmi che mangio tardi come le persone davvero impegnate! Ho preso un risotto gamberetti e zucchine e mi sono seduta a un tavolo da sola. Avevo bisogno di un momento di calma. A un certo punto, al mio stesso tavolo, si è seduto un signore distinto, con un fiore di carta all'occhiello. Era Ernesto Ferrero. Sul suo vassoio, un muffin al cioccolato e un bicchierino di frutta. Abbiamo parlato. Del Salone, un po'. E del cervello umano, di come qualche volta si confonde. A un certo punto io ho detto che qualche volta il cervello umano si inceppa, e magari ci fa dimenticare qualcosa. Anche cose semplici. Lui ha risposto: sarebbe interessante capire cosa lo inceppa. Cosa?
Poesia? Il logo di Incubatore è una culla. Per una serie di ragioni, non ultimo il delirio del Salone, avrei bisogno di qualcosa di dolce e protettivo come una culla. E voi?
Una buona idea sarà leggere questo libro. Che è uno dei miei due acquisti qui. Sunnyside di Glen David Gold della "mia" casa editrice, wow, LiberAria. Un romanzo su Chaplin, che io amo tantissimo. Non vedo l'ora.
Ciao, sono quella che sbaglia a fare le foto!! Però un'altra buona idea per chi fosse interessato a staccare un po' la spina qui al #SalTo13 è uscire fuori un momento. C'è uno spazio dedicato alla natura. E agli orti urbani che sono la mia vera passione, insieme ai libri.
I personaggini del Salone ti fanno capire che la vita è un grande mistero.