- Categoria Cuore
- Categoria Stopmaco
- Categoria Cervello
È mattina, presto. Prestissimo. Nella hall dell’hotel – il potere delle parole trasforma una topaia in una stanza con cristalli e ori – con un caffè bevuto sul tavolino di fianco, sono qui a pensare alla giornata di ieri al Salone del Libro.
Inizia subito con due interviste, una radiofonica, una per una webTv. L’adrenalina sale, la gente passa, le copie di Zagreb si vendono. È un piacere vedere le persone fermarsi, prenderlo tra le mani, scorrere lungo le mie parole, posarlo e andare, fare un passo avanti e comprarlo, alzare lo sguardo e sorridere all’autore. Emozioni, tutte, comunque.
E poi, questo è il Salone di Twitter. Non certo per gli organizzatori (ne scriverò perché è importante), ma grazie a noi twitteranti. Un’organizzazione spontanea, dal basso, che ci ha portati insieme. E il “FromTwitterToReality” si è realizzato ancora una volta…
Qui in hotel si danno il cambio: il portiere notturno va a dormire, quello diurno, appena sveglio, viene a dargli il cambio. Io continuo a pensare alla giornata di ieri, e a quella di oggi. Fra poche ore, presento Zagreb al Salone del Libro.
Primo romanzo, prima presentazione, esordio assoluto.