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Salone di Ginevra 2014: gruppo BMW

Creato il 16 marzo 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
Salone di Ginevra 2014: gruppo BMW mar 16, 2014    Scritto da Matteo Ferraro Pelle    Attualità, Motori, News, Tecnologia 0

Salone di Ginevra 2014: gruppo BMW

Al Salone di Ginevra 2014 la BMW ha deciso di fare scalpore.Al Salone di Ginevra 2014 la BMW ha deciso di fare scalpore. Partendo dalla MINI, marchio che ha promosso una vera e propria evoluzione della casa tedesca, abbiamo potuto ammirare il concept della futura MINI Clubman. La precedente generazione si è distinta per un posteriore non particolarmente aggraziato, ma dotato dell’originale soluzione asimmetrica con una singola (e minuscola) portiera posteriore ad apertura controvento sul lato destro della vettura. Questa nuova generazione è intenzionata a rimpiazzare il sistema con 4 porte, molto più pratiche e tradizionali. Tradizionale, tuttavia, non è il termine adatto a questa vettura: il muso ricalca in tutto e per tutto la corrente generazione di MINI, come al solito, tuttavia al posteriore i fari sono a sviluppo orizzontale (come per la Paceman) rinnegando così lo stilema fino ad ora adottato da tutta la progenie derivata dal mitico modello inglese progettato da Issigonis.

Questa, inoltre, non è una MINI station wagon: l’accesso al baule è caratterizzato da due pannelli di coda incernierati lateralmente, come accade nei furgoni, e le dimensioni mal si combinano con il nome del marchio. La crescita di ingombro è, infatti, notevole con 4.22m di lunghezza e 1.84m di larghezza (rispettivamente +26 e +17cm rispetto al modello uscente) tuttavia è possibile che questi particolari facciano ancora parte della sfera del concept, quindi prima mi gridare allo scandalo bisogna aspettare proporzioni più vicine a quelle dell’auto definitiva.

Introducendoci nello stand BMW vero e proprio l’attenzione è subito catturata dalla M235i. La seconda generazione di Serie 1 aveva fatto discutere per il design, ma questa coupe derivata dallo stesso telaio è inattaccabile: sin dal primo sguardo si capisce che si ha a che fare con una macchina seria. Leggendo le caratteristiche tecniche, poi, si ha la prova definitiva: il 3 litri 6 cilindri turbo eroga 326 CV e 450 Nm garantendo prestazioni a prezzo di costo. Difatti questa vettura è, probabilmente, quella che offre il miglior rapporto tra prezzo e prestazioni sul listino del nuovo, grazie ad una cura a tutto tondo che fa da freni maggiorati con pinze a pistoni contrapposti per giungere all’assetto specifico.

Tornando invece agli scandali, la Serie 2 Active Tourer da ottimi motivi ai puristi per scaldarsi. Quest’auto non ha niente a che spartire con la fascinosa coupe con cui condivide la sigla: nasce dalla piattaforma UKL, ovvero il nuovo telaio modulare per le medio/piccole. Se avete già sentito questo acronimo è perché lo stesso da vita alle nuove MINI, infatti questa è la prima BMW a trazione anteriore della storia. Nonostante questo, con il 2.0l turbo da 231 CV la piccola monovolume bavarese elargisce prestazioni degne del marchio che porta, unite ad una versatilità sconosciuta a qualunque altro segmento.

L’ultima rivelazione è stata la Serie 4 Gran Coupè che segue la scia delle coupe a 4 porte tanto apprezzata ultimamente. L’interpretazione è magistrale, ricalcando la sorella maggiore Serie 6 e garantendo il confort sportivo che ogni Granturismo dovrebbe avere, con una linea sinuosa e affascinante. Nonostante questo gli occhi di tutti erano solo sulla coppia M3/M4 che restano la punta di diamante della produzione BMW, nonché unico grande sogno di chiunque sia affezionato al marchio.


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