mar 12, 2014 Scritto da Matteo Ferraro Pelle
Tra le più attese delle novità del Salone di Ginevra 2014 l’Audi, e i marchi della sua costellazione “high-end”, meritano un posto di diritto. Ad esclusione delle già note (e meravigliose) R8 Spyder V10 e RS6, l’attenzione è focalizzata sulla TT di 3° generazione. La coupe dei 4 anelli, prodotta su piattaforma MQB con un risparmio di 90kg, è cattiva, elegante e affascinante. Nonostante il design sia un’evoluzione più che un’innovazione, non cede terreno in termini di emozioni trasmesse e mette in mostra un corpo vettura fatto di linee tese ed equilibrate, coinvolgenti e dinamiche. Per avere un po’ di muscoli c’è la TTS che adotta un 2.0l TFSI da 310 CV e la doverosa trazione integrale quattro. Tuttavia, che ci crediate o no, c’è qualcosa di molto più prestazionale ancora in via di definizione. La TT quattro Sport Concept alza l’asticella delle prestazioni con lo stesso 2.0l turbo portato a 420 CV, demolendo, così, il record di potenza specifica della attuale Mercedes A45 AMG (210 CV/L di Audi contro i “soli” 180 di Mercedes). Oltre a questo, in puro stile Porsche GT3, troviamo aerodinamica migliorata, alleggerimenti ovunque e un cambio DSG a doppia frizione per produrre numeri spaventosi: 1344kg distribuiti al 54:46 e 3.2 kg/CV per uno 0-100 in 3.7 s, sufficienti per essere imprendibili nella maggior parte delle situazioni.
La S1 quattro sembra robetta a confronto, ma in realtà, grazie al 2.0l turbo da 231 CV e alla trazione quattro, può combattere ad armi pari per dinamica (e prezzo, conoscendo Audi) con auto di segmenti ben superiori, sbaragliando la concorrenza tra le piccole.
Debutta anche la A3 cabrio che, con una linea sobria e fascinosa, estende la gamma della media Audi, mai così vasta.
Ben più cattiva è la RS4 Avant Nogaro Selection che con il suo blu cerca di rivisitare in chiave moderna il mito della RS2, prima RennSport progettata in collaborazione con Porsche. La RS4 Nogaro celebra i 20 anni di RS in casa Audi con un ricco allestimento speciale.
In casa Lamborghini, la Huracan ha fatto la sua prima apparizione in pubblico. La “piccola” di casa, è chiamata ad un compito difficile: deve sostituire la Gallardo che ha risollevato le sorti del Toro negli ultimi anni. Dal punto di vita estetico è l’incarnazione dell’oggetto del desiderio: ha una silhouette sexy e aggressiva, esotica come un’auto simile deve essere. La meccanica ha ricevuto un consistente aggiurnamento con il V10, dietro all’abitacolo che arriva a ben 610 CV a 8250 giri/min e 560 Nm di coppia espressi a 6500. Tutto questo ben di Dio, insieme alla trazione integrale, ad un nuovo cambio a doppia frizione proveniente da Inglostadt e a soli 1422 kg sfocia in prestazioni da capogiro: 0-100 in 3.2s, 0-200 in 9.9s e 325 km/h di velocità massima. Se riuscirà a replicare il successo della Gallardo è da vedere, ma di sicuro le nuove leve di appassionati hanno trovato il poster perfetto per il proprio muro.