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Salone internazionale del libro di Torino 2013: Come sopravvivere (e non perdersi niente)

Creato il 15 maggio 2013 da Camphora @StarbooksIt

No, non fate quelle facce. Soprattutto se non siete mai stati al Salone Internazionale del libro di Torino. Andreste in guerra senza aver fatto il militare? No E ALLORA COSA STRONFIATE! State zitti, prendetevi sto Puntemes e state ad ascoltare.

Allora, se non siete già stati al Salone (ma pure se ci siete già stati) potreste andare incontro a una serie di spiacevoli inconvenienti. Che chiamarli inconvenienti è dire poco. Forse non lo sapete perché sulla mappa non è segnato, ma c’è un cimitero dei Visitatori Sprovveduti. Sulle lapidi ci sono scritte cose come ‘Qui giace Goffredo Sprovveduti, morto per puntura di gomito un sabato pomeriggio mentre sgomitava tra gli stand’ oppure ‘Qui giace Gelinda Paginetti, deceduta per aver cercato di essere nella Sala Blu e nella sala Gialla alla stessa ora. Muore tragicamente strappata in due’ Cose così. Mica da scherzare.

Quindi fate i bravi, ascoltatemi e ne uscirete vivi.

  1. Controllate orari, sconti, e mezzi che vi portano al Lingotto. C’è una comodissima Metro che vi sputa proprio di fronte all’ingresso. Ci sono millemila sconti sul biglietto. Le informazioni le trovate qui. Se volete un consiglio prendete i mezzi o la metro (che sputa proprio davanti all’ingresso della fiera): vi fanno lo sconto sul biglietto di 2 euro e non avete lo sbattone del parcheggio.
  2. Siete dentro, avete il biglietto e state per addentrarci in fiera. NOH, FERMIH. Dov’è il vostro programma del Salone. Non ci si aggira per la fiera senza Programma, mattiH! Nel programma c’è la mappa dove ci sono i numeri di stand, gli appuntamenti, tutte le informazioni necessarie a non perdervi. C’è gente che ancora gira per il Lingotto dall’edizione precedente!
  3. Decidete ora che editori volete assolutamente andare a vedere e segnatevi subito la loro posizione.  Qui trovate l’elenco. Il salone del libro è molto grande e si distribuisce su tre padiglioni. Rischiate di camminare delle ore per non vedere nulla. Alla fine siete troppo stanchi e c’è troppo caos e voi siete in un angolino a dondolarvi in preda alla depressione perché volevate fare acquistoni e invece tornate a casa con borse strapiene sì, di cataloghi e segnalibri che butterete.
  4. Io veramente ve lo chiedo col cuore, non prendete ogni stronzissimo volantino/segnalibro/gadget fetuso che vi propongono, soprattutto se non ve ne frega niente. Tanto poi li buttate. Se avete un cellulare approfittatene per fotografare gli stand, i libri che vi interessano, ecc. Così avete un archivio comodo comodo da consultare a casa e qualche bel ricordo.
  5. Gli appuntamenti: i programma del Salone del libro è obbiettivamente un trauma. Ci sono millemila appuntamenti e tutti in contemporanea. Anche qui, segnatevi prima gli appuntamenti a cui non volete mancare e controllate soprattutto se bisogna avere il biglietto. Non sempre si può accedere liberamente all’incontro e ci sono talvolta ore di fila da fare.
  6. Evitate accuratamente il sabato e la domenica pomeriggio. Se potete venite ai fiera giovedì, venerdì e lunedì. C’è meno gente, gli editori sono più tranquilli e vi possono dedicare più tempo. E voi mi direte: chissene frega di parlare con gli editori. Ma come? Sono lì per voi. Hanno lavorato tutto l’anno per potervi portare i loro libri e ora non volete concedergli nemmeno qualche chiacchiera?
  7. Il settimo consiglio riguarda una cosa che perplime tantissimo. Perché ci sono lettori che vengono in fiera per accalcarsi negli stand dei grandi editori? Quei libri li trovate in qualsiasi città di qualsiasi libreria. Approfittate della fiera per conoscere libri nuovi, libri che magari diversamente non avreste la possibilità di vedere da nessuna altra parte. E lo stesso vale per gli incontri. Provate a seguire anche un solo incontro di un autore che non conoscete, su un libro che non conoscete, solo perché magari vi ispira il titolo o l’argomento. Non vi capiterà tanto spesso di avere la possibilità di sguazzare in storie nuove.

Io vi aspetto lì. Stand L17. Con i NEI e tanta altra bella gente. Non mancate.

Salone internazionale del libro di Torino 2013: Come sopravvivere (e non perdersi niente)

About Carlotta Borasio

Ciao sono Carlotta e sono drogata di libri. Leggo, leggo in bagno, in tram, sul letto, in vacanza e per lavoro, sempre e ovunque. L’ho già detto che leggo? Collaboratrice della Las Vegas edizioni, barista allo Starbooks, navigatrice ben poco solitaria della Rete.


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