Teatro Lirico, salta la nomina della Crivellenti! Per Zedda un suicidio perfetto che indebolisce la sua amministrazione
Di Vito BiolchiniPubblicato il 16 ottobre 2012
Si era capito fin dal pomeriggio che per Marcella Crivellenti le cose si stavano mettendo male. Una nota del presidente della Regione Cappellacci e dell’assessore regionale Milia aveva infatti imposto lo stop alla nomina a sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari dell’organizzatrice teatrale scelta dal sindaco Zedda fuori da ogni apparente logica e con la dura opposizione di tutte le otto sigle sindacali presenti in teatro, e perfino del Pd.
Il messaggio era forte e chiaro, eppure Zedda ha voluto ignorarlo. Avrebbe potuto ritornare in extremis sui suoi passi, oppure far saltare la seduta del cda. Invece no: ha proseguito per la sua strada, andando incontro ad un disastro politico di proporzioni imbarazzanti.
Perché Zedda abbia voluto testardamente andare incontro a questa evidente sconfitta politica è un mistero. In questi giorni, perfino in queste ultime ore, avrebbe dovuto preparare una exit strategy: perché ogni buon politico che si rispetti si lascia sempre aperta una via di fuga.
Invece no: nonostante il campanello d’allarme suonato nel pomeriggio, Zedda ha continuato come se niente fosse. Senza tenere conto che in politica i rapporti di forza sono tutto, e che se due consiglieri annunciano che non seguiranno il sindaco, c’è il rischio che si portino dietro anche qualcun altro. Cosa che è puntualmente avvenuta.
In questa vicenda Zedda ha usato la forza anziché l’intelligenza, e ne è uscito con le ossa rotte. Anche perché improvvisamente si è accorto che tutta questa forza mica ce l’aveva: un errore di valutazione risultato poi fatale.
Ora tutto diventa molto più difficile, proprio perché questa è una sconfitta secca, dura, difficile da contestualizzare, impossibile da condividere se non con l’Unione Sarda (perché ad appoggiare il sindaco in questa sua mission impossible è stato solo il quotidiano di Zuncheddu: incredibile).
Il sindaco ha mostrato tutta la sua debolezza politica, e ora dovrà pagare un prezzo altissimo. Si era assunto personalmente la responsabilità di proporre la Crivellenti, e nonostante la burrascosa seduta del 1° ottobre consigliasse prudenza, l’aveva perfino presentata alla stampa. Un disastro.
Zedda si è presuntuosamente assunto la piena responsabilità di una scelta da subito apparsa inverosimile, e che infatti alla fine si è dovuto rimangiare. Ma il prezzo politico non lo pagherà soltanto lui, che ha consentito allo scalcagnato centrodestra che governa alla Regione di assestare un colpo durissimo alla sua credibilità.
No, il sindaco il danno peggiore lo ha fatto alla sua amministrazione, alla sua maggioranza e a quell’area politica che lo ha eletto. Perché sarà difficile adesso trovare un nuovo equilibrio con il Pd, con i sindacati, con il mondo della cultura. Difficile resistere alla tentazione di poter dire “Io l’avevo detto, noi vi avevamo avvertito”.
Altro che “intuitu personae”, tragica formula suggeritagli sciaguratamente chissà da chi: Zedda ha giocato questa partita del Lirico come peggio non si poteva. Adesso cambierà qualcosa nel suo stile di governo o il centrosinistra che dopo tanti anni governa la città dovrà esporsi ad altre gigantesche figuracce come questa?
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