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Venerdì pesce. Proposta veloce, saporita, facilissima e leggera.
Avevo intravisto un piccolo trafiletto con questa ricetta, l'ho replicata a memoria perchè non avevo preso nota di nulla, non era difficile ricordare che coi filetti di questi saporiti pescetti si potevano realizzare dei saltimbocca identici a quelli che si preparano con la carne.
Tanto è vero che, alla cena in cui li ho serviti, ne ho preparati anche di pollo per un amico che non mangia assolutamente pesce.
Cosa serve? filettini di triglia, si trovano già pronti sfilettati, prosciutto crudo, foglie di salvia.
Oggi va molto di moda abbinare salumi e pesce, qualche decennio fa sarebbe stata una proposta da far inorridire. Ammetto che l'abbinamento col crudo è stimolante, non occorre aggiungere sale, se non appena un accenno sul fondo della placca.
E' una ricetta saporita ma anche molto leggera, veloce da preparare e da cuocere.
Io ne ho preparati per 12 persone per la serata Riesling, per cui mi sono trovata nella necessità di cuocerli tutti assieme, problema che ho risolto mettendoli su due placche rivestite di cartaforno dove li ho cotti, in forno a 200°, per 10'.
Sono venuti molto bene e ho potuto servirli a tutti i commensali contemporaneamente.
Calcolate 4 filettini a persona. Non vi metto le dosi, regolatevi secondo quanti sarete a tavola.
-ricetta-
filettini di triglia già puliti
fettine di crudo
foglie di salvia
Stendo sul tagliere un filettino, taglio mezza fettina di prosciutto, o un terzo, a seconda della grandezza, la appoggio sopra il pesce, completo con una foglia di salvia e fermo con uno stecchino.
Preparo allo stesso modo tutti i filetti che mi servono.
Stendo un foglio di cartaforno su una placca, lo spolvero con qualche fiocchetto di fleur de sel e metto un filo d'olio su quasi tutta la superficie. Appoggio sulla carta condita i filetti con la pelle rivolta in basso, irroro con altro olio fatto scendere a filo, poi metto in forno già a 200° per circa 10'.
Spengo, servo 4 filetti a persona.
Noi abbiamo abbinato due Riesling dell'Alto Adige, entrambi del 2007, più grasso il Praepositus dell'Abbazia di Novacella, più austero ed elegante quello di Castel Juval.
Due espressioni piuttosto diverse dello stesso vitigno, entrambe molto valide, anche se la mia preferenza va al secondo.
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