La competizione è stata condizionata da un forte vento che spirava frontale agli atleti. Sono stati penalizzati alcuni saltatori che, invece, hanno trovato meno aria, venendo relegati nelle retrovie della classifica. Ito aveva preso possesso della leadership anche al termine della prima serie, quando era davanti a tutti con poco più di due punti di vantaggio sul polacco Kamil Stoch, cresciuto di forma rispetto all'inizio di stagione. Terzo e quarto posto per due norvegesi, Anders Fannemel (che ha trovato quello che, per ora, può essere considerato il salto della vita) e Bardal. Ottima prova di squadra dei norvegesi, che oltre ai sopracitati piazzano altri due atleti, Sklett e Velta, tra i migliori undici, e dei tedeschi, che portano tra i primi 12 ben 4 atleti: Freitag quinto, Freund ottavo, Hocke decimo e Neumayer dodicesimo. Deludono gli austriaci, sfortunati anche con il vento: per trovare il primo rappresentati del Wunder Team Rosso-Bianco-Rosso dobbiamo scendere fino alla diciottesima piazza, occupata dal leader della generale Andreas Kofler. Ancora peggio ha fatto Thomas Moergestern, 23esimo.
Come detto Ito mantiene il primato anche dopo la seconda serie di salti, ma per un solo decimo su Bardal. Il norvegese ha guadagnato 3 posizioni, sfiorando il gradino più alto del podio. In ogni caso, considerando anche la debacle odierna di Kofler (alla fine nono), si candida con credenziali a contendere la sfera di cristallo a Schlierenzauer e lo stesso Kofler. Completa il podio Stoch, seguito a ruota da Sklett, autore del volo più lungo e di conseguenza di un'ottima rimonta. Quinto e sesto posto per il costante ceco Roman Koudelka e per lo sloveno Robert Kranjec. 16esimo l'austriaco Thomas Moergestern.
Gianluca Santo