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#SalTo12 e Twitter: una precisazione.

Da Arturo Robertazzi - @artnite @ArtNite

La mia analisi dell’hashtag #SalTo12, come mi aspettavo, ha viaggiato parecchio. Immaginando la diffusione che avrebbe avuto e sapendo che i dati che discutevo erano da maneggiare con cautela, ho scritto le conclusioni con molta attenzione.

Al lettore attento non può essere sfuggito che 1. l’analisi si riferisce a uno spazio temporale preciso 2. l’analisi non può essere quantitativamente paragonata a quella dell’anno scorso 3. le conclusioni sui singoli Twitter user non hanno una validità universale.

Quando ho descritto la discussione e le conclusioni, ho usato parole come “mirabolante” e “azzardo”. Ero insomma consapevole del rischio. E tuttavia credo che le conclusioni siano valide e si possono riassumere così: aumento, anzi, esplosione, dell’uso di Twitter rispetto al 2011; addetti ai lavori (giornalisti ma soprattutto case editrici) che finalmente occupano il posto che avrebbero dovuto occupare da anni.

Veniamo a noi.

 Ieri mi è stato fatto notare via twitter che l’account ufficiale del Salone del Libro, @SalonedelLibro, ha twittato come un dannato durante i giorni di fiera, ma che non appariva nelle “mie” classifiche. Mi è stato chiesto il motivo, dove si è sbagliato, cosa è successo.

Innanzitutto confermo che quelli del SaloneDelLibro hanno twittato come dei dannati: secondo tweetstats, nei giorni 10-14 maggio hanno prodotto ben 200 tweets al giorno, di questi tweets, il 24% erano retweets e 17% replies.

Quindi, mi sento dire: buon lavoro ragazzi!

Ora le due analisi non sono in conflitto, o almeno, non totalmente.

L’analisi proposta ieri prende in considerazione gli utenti raggiunti con un tweet con hashtag #SalTo12 e le impressions (numero di volte che un tweet è visualizzato). In particolare, i dati che trovate qui e qui, non sono basati su chi twitta di più, ma su chi raggiunge più utenti.

È ovvio che se un account Twitter ha 80.000 followers, come EinaudiEditore, per esempio, raggiungerà molti più utenti con molti meno tweets. Se poi questi utenti retwittano, rispondono, cioè se la “influence” (l’interesse degli altri utenti) è alta, allora la diffusione virale dei tweet è assicurata.

Consideriamo proprio la “influence” di questi tre account EinaudiEditore, ArtNite (il mio account) e SaloneDelLibro: 29.3%, 3.5%, 4.4%. Cioè, ogni tweet di Einaudi, rispetto a un mio tweet o a quello di SaloneDelLibro ha un peso gigantesco, perché Einaudi ha twittato sempre con costanza, lo ha fatto meglio e ha molti più followers, circa 20 volte di più di SaloneDelLibro.

Concludevo l’articolo precedente sull’analisi di #SalTo12 con queste esatte parole: “I dati sono a disposizione di tutti: #SalTo12 – domenica 13 maggio, #SalTo12 – lunedì 14 maggio, #SaloneLibro 2011. Per suggerimenti, correzioni, osservazioni, sapete dove trovarmi”.

Ecco, appunto.


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