Se uno sta bene c’è poco da discutere magari prenderà prodotti che per i più sono placebo ma quel che conta è che lui con quella scatoletta si sente meglio.
Però una volta c’era il medico, di famiglia, che era bonario, lo si salutava alla messa (nel paese è luogo da frequentare anche laicamente) e se un bambino non aveva appetito (alla faccia dell’obesità odierna per social network!!) si tifava per prendere il Be total (ormai credo sia come Kambusa, l’amaricante) che era come una crema , dolce, e…mi piaceva.
Oggi c’è la farmacia virtuale, i prodotti scontati e addirittura farmacie che se vai a comprare di persona, applicano 4-5 € in più dell’acqisto on-line! Ma che il farmacista ha bisogno della laurea per fare il commerciante? Quando sto male ho l’effetto compulsivo da farmaci e sperando nei loro miracoli mi inducono a comprare. Poi se c’è pure lo sconto.
Educazione sanitaria fatti viva, il medico visita con lo smartphone e ormai le sue ricette sono scritte dalla segretaria che lo potrebbe sostituire (spending Rewue), visto che ” Il si spogli prego” ormai viene visto come….provocante proposta!