Da domani sarò via per qualche tempo, quindi vi lascio con un po’ di segnalazioni che spero troviate interessanti.
Innanzitutto una buona notizia: la Guardia di Finanza promuove il Friuli Venezia Giulia come regione virtuosa perché da queste parti viene evaso solo il 9% del Pil! Da essere fieri. La media italiana di evasione fiscale stimata è del 18% del Pil.
Una vera buona notizia, o almeno spero: si sta creando un movimento per i “diritti della Natura“. A me la retorica dei diritti non piace molto: la trovo poco utile, opportunistica e infinitamente espandibile; inoltre capisco che sia controverso dare dei diritti a qualcosa che non è in grado di esprimersi. Sono comunque favorevole all’iniziativa, anzi forse questo è l’unico modo di aprire il dibattito. Ogni volta che sentiremo porre la domanda: quanti esseri umani può sostenere il pianeta?, forse ricorderemo più facilmente che non ci siamo solo noi.
Il Friuli è allagato, stato di calamità ecc ecc, eppure non si legge da nessuna parte una riflessione seria sull’uso del territorio. Si parla solo di “opere” che si dovrebbero fare per evitare disastri. Non che, magari, in certi posti non si dovrebbe proprio pretendere di vivere, o che un suolo cementificato non assorbe l’acqua. So che l’argomento è complesso e ci sto riflettendo prima di esprimermi, però sicuramente bisogna esaminare anche il fattore cemento e il fattore “io costruisco dove mi pare e se mi allago mi risarcisci.”
E a proposito di questo, leggo sul solito MV che la società proprietaria di un terreno a Lignano Sabbiadoro ci pianterà un bosco e penso: “toh! che gentili! Invece di fare un altro grattacielo ricostituiscono la macchia arborea, sono proprio degli imprenditori controcorrente.” Poi, come faccio sempre ormai perché siamo arrivati al punto in cui i lettori ne sanno più dei giornalisti, vado a vedere i commenti e scopro chi è che dovrebbe piantare il bosco. Questi qui.
Si sa che le multe impossibili sono uno degli strumenti per reprimere la dissidenza. Ai no tav ne è toccata una di 215mila euro a beneficio di LTF. Qui la loro spiegazione di come sia potuto succedere. Per fortuna gli italiani hanno risposto con copiose donazioni, ma ancora non basta. Io ho contribuito con una donazione molto piccola ma, come si dice in friulano, alc l’é alc, nuje l’è nuje. Spero che i tribunali diano ragione ai no tav e che quei soldi tornino indietro (non a me, a loro). Cortesia dei no tav, intanto, la traduzione di un ottimo articolo su come i treni ad alta velocità stanno, tesi nota a chi legge questo blog, rendendo i viaggi in treno spesso più lunghi e sempre più costosi e NON facendo concorrenza agli aerei, anzi avvantaggiandoli – il come è spiegato nell’articolo. Il risultato è un netto peggioramento complessivo di un servizio che funzionava e lo spostamento dei viaggiatori, esclusi i pochi ad alto reddito, verso altre forme di trasporto. L’articolo originale si trova qui, su questo interessante sito. Ho sorriso quando ho letto che l’autore ha promesso ai suoi lettori di non volare più, per coerenza. Da allora viaggia solo in treno. Ho sorriso perché io sto per fare altrettanto.